Di: DailyForex
Il dollaro neozelandese è andato per lo più al ribasso durante la sessione di trading asiatica di mercoledì, dopo che il Presidente della Reserve Bank of New Zealand ha avvisato i traders Forex che dato il peggioramento dei fondamentali, potrebbe esser costretto ad intervenire sulla moneta troppo forte.
Un aumento troppo rapido del valore di una moneta può danneggiare l’economia, specialmente se questa fa affidamento sul prezzo delle sue esportazioni. Nonostante il crollo, che altro non era che una reazione istintiva ai commenti interventisti del governatore Wheeler, il Dollaro neozelandese è rimasto nei pressi del picco su due anni e mezzo contro il suo rivale statunitense, sottolineando la necessità di un possibile intervento.
Come riportato a Tokio alle 11:55 (JST), subito dopo i commenti interventisti del governatore Wheeler la coppia NZD/USD veniva scambiata al ribasso, crollando a 0,8691 Dollari da un massimo delle scorse sessioni di 0,8770 Dollari. Nonostante il crollo, nelle ore notturne i prezzi della coppia sono rimasti vicino al picco pluriennale di 0,8779 Dollari, dato l’aumento della pressione sul rivale statunitense.
L’Indice del Dollaro rompe lontano dal range di trading
Negli Stati Uniti lo U.S. Dollar Index, visto dai traders Forex come una misura effettiva della forza relativa del Dollaro statunitense, è sceso ad un minimo su 6 mesi rompendo il recente intervallo di trading. Gli analisti attribuiscono questo crollo ad un calo dei rendimenti della tesoreria statunitense, mentre gli investitori contemplano la possibilità che la Fed non innalzerà i tassi d’interesse nell’immediato, nonostante i segni di miglioramento e stabilizzazione dell’economia.