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Fine del Rally USD con Posizione Accomodante FED

Di Barbara Zigah

Dopo aver lavorato a Wall Street, Barbara ha iniziato la sua seconda carriera come scrittrice freelance presso Daily Forex, dove il CEO ha riconosciuto il potenziale nuovo e non sfruttato ed era disposto a provarlo. Non ha mai guardato indietro. Da allora, ha lavorato costantemente come scrittrice e redattrice freelance nel settore dei servizi finanziari e del Forex.

Di: DailyForex

Il recente rally del Dollaro statunitense si è arrestato, nonostante i dati inaspettatamente solidi del PIL, dopo i segnali di politica accomodante nell’annuncio della Federal Reserve Bank.

Il rilascio di oggi della prima lettura del PIL del secondo trimestre pubblicata dal Dipartimento di Analisi Economica degli Stati Uniti, ha mostrato un aumento della crescita annua al 4,0%, ben al di sopra delle previsioni degli analisti di un aumento al 3,0%, e un deciso miglioramento della contrazione del primo trimestre che si attestava a -2,1%.

Nonostante i dati siano usciti molte ore prima dell’annuncio della decisione della Fed in merito ai tassi, sembra che la banca centrale non abbia ancora fretta nell’aumentare i tassi d’interesse di riferimento, pur essendo più ottimista sulle prospettive dell’economia americana. La Fed, come previsto,limiterà il suo allentamento quantitativo di altri 10 miliardi di Dollari al mese.

Come riportato a Tokio alle 12:42 (JST), lo U.S. Dollar Index veniva scambiato a 81,545 .DXY , un livello non ancora toccato quest’anno, prima di scendere leggermente a quota 81,422 .DXY; l’indicatore viene utilizzato dai trader Forex per misurare la forza relativa del Dollaro contro i principali rivali. La coppia USD/JPY ha toccato un picco su 4 mesi a 103,15 Yen prima di scendere a 102,85 Yen, mentre la coppia EUR/USD è scesa ad un minimo su 9 mesi a 1,3366 Dollari, prima di risalire a 1,3994 Dollari.

Attenzione sull’inflazione dell’Eurozona

L’Euro è stato sotto pressione continua, e il rilascio dei dati sull’inflazione tedesca mercoledì, scesa allo 0,8% nel mese di Luglio, viene vista dagli investitori come un possibile precursore dei dati generali sull’inflazione dell’Eurozona,in uscita nella giornata di oggi. Gli analisti si aspettano che il CPI dell’Eurozona rimanga ad uno 0,5% annualizzato nel mese di Luglio, ben al di sotto del target della Banca Centrale Europea, già considerato dai suoi funzionari all’interno della “zona di pericolo”.

Barbara Zigah

Dopo aver lavorato a Wall Street, Barbara ha iniziato la sua seconda carriera come scrittrice freelance presso Daily Forex, dove il CEO ha riconosciuto il potenziale nuovo e non sfruttato ed era disposto a provarlo. Non ha mai guardato indietro. Da allora, ha lavorato costantemente come scrittrice e redattrice freelance nel settore dei servizi finanziari e del Forex.

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