Di: DailyForex
La settimana di trading si è aperta in Asia con la calma che ha seguito l’escalation di tensioni nel Medio Oriente e l’abbattimento dell’aereo passeggeri malese, vittima del conflitto russo-ucraino. Tuttavia, la domanda di valute rifugio come lo Yen giapponese, il franco svizzero e il Dollaro statunitense è rimasta, anche dopo la diminuzione di volatilità.
Secondo gli analisti della JP Morgan, sembra che gli investitori vedano le tensioni geopolitiche in generale come localizzate o come piccoli episodi, non come un rischio che potrebbe portare ad una destabilizzazione più diffusa.
Come riportato a Tokio alle 11:06 (JST), lo U.S. Dollar Index si è attestato a 80,513 .DXY, discostandosi dal minimo su un mese registrato lo scorso venerdì, mentre la coppia EUR/USD è scesa a 1,3530 Dollari. La coppia EUR/JPY è scesa a 137,01 Yen, discostandosi dal minimo su 5 mesi di 137,71 Yen, mentre la coppia USD/JPY è rimbalzata da un minimo su una settimana per essere scambiata a 101,35 Yen.
Attesa per la decisione sulla politica della Nuova Zelanda.
In Nuova Zelanda le aspettative degli analisti protendono per un aumento dei tassi d’interesse giovedì, con una chiamata al consenso per un aumento del 3,5%, tuttavia, ci sono degli analisti che ritengono che la RBNZ debba invece mantenere lo status quo, e rinviare l’aumento dei tassi si un altro mese. La coppia NZD/USD veniva scambiata a 0,8693 Dollari, lontana dal picco giornaliero di 1,8715 Dollari.