Di: DailyForex
Le borse asiatiche hanno subìto un crollo, con le azioni australiane che guidano l’indice regionale verso la chiusura più bassa dal mese di Giugno, dato che il rischio degli investimenti nelle obbligazioni è salito ad un massimo su tre mesi dopo la svendita delle azioni statunitensi. Il Dollaro neozelandese si è ripreso dal suo minimo su un anno dopo un disavanzo della bilancia commerciale inferiore rispetto alle previsioni.
Alle 12:22 ora di Tokio l’MSCI Asia Pacific Index ha perso lo 0,2%, scendendo per il terzo giorno, mentre a Sydney lo S&P/ASX 200 Index ha perso lo 0,7%. L’indice dei futures Standard & Poor’s 500 è salito dello 0,1% dopo tre giorni consecutivi di perdite a causa delle tensioni statunitensi. La stima dei prezzi dei credit-default swap in Asia è salita di un punto base al livello più alto toccato dal 1 Settembre. Lo Yen è salito dello 0,2% a quota 108,65 Dollari, mentre il Dollaro neozelandese ha guadagnato lo 0,3% dopo la perdita di circa l’1% nell’ultima sessione.
L’Australia ha ridotto le previsioni sul prezzo del minerale ferroso, visto il rallentamento della crescita ed il “rallentamento ciclico” nel settore immobiliare cinese ha svigorito la domanda con l’aumento dell’offerta. Sono stati spazzati via all’incirca 919 miliardi di Dollari dal valore delle borse globali dal 18 Settembre, tra le preoccupazioni di un’esitazione nella ripresa dell’economia globale e l’escalation di conflitti in Medio Oriente.
Il Topix index giapponese ha perso lo 0,5% dopo un giorno festivo. La SoftBank Corp., società giapponese che possiede più del 30% del gigante dell’e-commerce Alibaba Group Holding Ltd. è stato il maggior trascinatore dell’indice regionale, con una perdita del 3%. Alibaba è sceso per il secondo giorno consecutivo a New York, perdendo il 3% a quota 87,17 Dollari, fra le preoccupazioni per le previsioni per la maggiore economia asiatica.