Di: DailyForex
Lunedì le azioni asiatiche sono incappate nel loro minimo su cinque settimane, dopo che il rilascio di deboli dati dalla Cina nel corso del fine settimana ha sollevato preoccupazioni per un forte rallentamento della seconda economia mondiale.
I dati rilasciati sabato mostrano che ad agosto la produzione industriale è cresciuta al ritmo più lento in circa sei anni, mentre è rallentata la crescita anche in altri settori chiave. Nemmeno gli investimenti sugli immobili e le vendite al dettaglio hanno raggiunto le previsioni
Anche il Dollaro australiano, considerato generatore di liquidità per la Cina, è sceso ad un minimo su sei mesi, arrivando al di sotto 0,99 centesimi di Dollaro statunitense ed estendendo un declino dagli 0,94 centesimi dell’inizio di questo mese.
Le altre valute principali sono rimaste invece più stabili con il Dollaro statunitense, mantenendosi proprio al di sotto di un picco su sei anni per lo Yen a quota 107,39 nella giornata di venerdì. L’Euro è rimasto stabile a 1,2968 Dollari, dopo il crollo ad un minimo su 14 mesi a quota 1,2859.
Shanghai Composite
il principale indice di riferimento cinese, lo Shanghai Composite, ha recuperato le recenti perdite per entrare in territorio positivo questo pomeriggio, guadagnando lo 0,2%. Il produttore di petrolio Sinopec è salito dello 0,8% grazie alle notizie di una vendita di 17,4 miliardi di Dollari nelle proprie unità di vendita al dettaglio.
Il più ampio indice dell’area delle azioni dell’asia e del Pacifico al di fuori del Giappone, l’MSCI, è sceso dello 0,8% a livelli visti l’8 di Agosto. L’indice ha perso circa il 4% nel giro di una settimana, da un picco su circa sette anni.
L’australiano S&P/ASX 200 ha perso circa lo 0,7%, il KOSPI del sud della Corea è sceso dello 0,3% e lo Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,1%. Le azioni del continente cinese .CSI300 sono scese dello 0,6%.
I mercati finanziari giapponesi lunedì sono rimasti chiusi per festività.