Di: DailyForex
Giovedì lo S&P 500 ha registrato il suo peggior calo in sei mesi a causa delle preoccupazioni in merito alla forza dell’economia globale ed il suo effetto sugli utili aziendali.
La perdita ha fatto scendere l’indice di riferimento al di sotto della sua media mobile a 150 giorni per la prima volta da novembre 2012.
La svendita che ha portato lo S&P 500 al suo più basso livello dal 7 agosto, ha seguito i deboli dati provenienti dalla Germania, maggiore economia europea, e i commenti di un funzionario della Fed il quale suggeriva agli investitori di non farsi troppe aspettative su un aumento del tasso da parte della Banca Centrale americana.
Le esportazioni della Germania ad agosto sono scese drasticamente, più che in gennaio 2009, e rapporti antecedenti usciti durante la settimana hanno mostrato un forte calo degli ordini industriali e della produzione.
Fed Preoccupata.
In aggiunta ai nervosismi del mercato, il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, ha espresso la propria preoccupazione per i due punti di vista differenti tra il mercato degli investitori e la FED stessa, per quanto riguarda il percorso che la Banca sta intraprendendo per l’aumento del tasso
Le aspettative per una Fed più accomodante hanno innescato un rally nei mercati azionari mercoledì, ma i profitti sono svaniti nella giornata di trading di giovedì.
Gli operatori del mercato hanno detto che anche la fine del terzo turno di quantitative easing di questo mese è stato al ribasso, dato che ha portato via uno dei pilastri del mercato rialzista in cinque anni.
La media industriale del Dow Jones è scesa di 334,97 punti, o dell’1,97% a quota 16.659,25; lo S&P 500 è sceso di 40,68 punti , o del 2,07%, a quota 1.928,21 , ad il Nasdaq Composite ha perso 90,26 punti, o il 2,02%, scendendo a 4.378,34.
L’indice del Russel 2000 è sceso di 29,13 punti, o del 2,66%, per chiudere a 1.067,99.