Di: DailyForex
I mercati azionari asiatici sono andati prevalentemente al rialzo nella giornata di martedì a seguito di un’altra chiusura record per Wall Street, tuttavia il calo dei prezzi delle materie prime ha pesato sui mercati australiani.
Lunedì lo S&P 500 e il Dow hanno chiuso a dei nuovi massimi storici, mentre gli investitori che controllano i risultati aziendali, dato che la earnings season sta per esaurirsi. “Il mercato statunitense vuole solo continuare a salire, visti i forti profitti generati e tenendo conto del fatto che probabilmente non vedremo salire i tassi d’interesse almeno per i prossimi sei mesi” ha dichiarato in un’intervista Evan Lucas, strategist di IG.
Il Nikkei registra un +1%, mentre le azioni giapponesi sono riuscite a rimbalzare dal minimo su una settimana della scorsa sessione, dopo che il bilancio dei conti correnti è salito al61,9% a settembre rispetto all’anno precedente, segnando il terzo mese consecutivo di surplus. Lo Yen è sceso a 115 Yen per Dollaro, non lontano dal picco su sette anni di 115,6 toccato la scorsa settimana, che ha favorito un miglioramento del sentimento. La Sumitomo Metal Mining è salita del 7% dopo aver incrementato le previsioni di profitti al netto per tutto l’anno.
Shanghai è salita per la seconda sessione di seguito, stavolta dell’1,3%, toccando il più alto livello da novembre 2011 grazie all’uscita di lunedì di nuovi dettagli sull’attesissimo Stock Connect program.
L’indice giapponese Topix è salito dello 0,5%. Il surplus nazionale dei conti correnti è salito a 963 miliardi di Yen (8,4 miliardi di Dollari) a settembre, comparato con le stime degli analisti di 537,7 miliardi di Yen. Il Kospi sudcoreano si è spostato di poco. Il neozelandese NZX 50 è salito dello 0,6%, l’australiano S&P/ASX 200 ha perso lo 0,2%.