Di: DailyForex
I prezzi del petrolio greggio hanno continuato a scendere, e si dirigono a segnare l’anno peggiore dal 2008, fra le speculazioni che oggi i dati sulle scorte statunitensi aumenteranno le preoccupazioni in merito alla sovrapproduzione. I titoli asiatici sono andati al rialzo, così come il nickel e l’alluminio.
Alle 13:32 ora di Hong Kong il greggio della West Texas Intermediate aveva perso l’1,2% scendendo a 53,49 Dollari, scendendo per la quarta volta di seguito in cinque giorni per essere scambiato vicino ad un minimo su cinque. L’indice MSCI Asia Pacific escluso il Giappone è salito dello 0,4%, mentre i futures dello Standard & Poor 500 hanno guadagnato lo 0,2%. Il nickel è salito dello 0,2%, l’alluminio dello 0,5%, riducendo la sua maggior perdita mensile da Giugno 2013. Il Bloomberg Dollar Spot Index ha oscillato, riducendo I profitti del 2014 al 10,7%.
Sovrabbondanza di scorte
Il crollo del greggio del 45% quest’anno, peggiorato dalla maggior quantità di produzione in tre decenni e dal rifiuto dell’OPEC di ridurre i volumi di produzione, ha scosso i mercati internazionali. Ha favorito il maggior rialzo annuale del Dollaro dal 2004, dal momento che gli americani hanno incrementato la spesa, favorito un rally nel mercato azionario cinese e battuto nazioni produttrici di energia come la Russia, il cui Rublo ha subìto il più ripido calo annuale dal 1998.
Oggi il WTI è sceso dopo il +1% della scorsa sessione, quando il crude oil della Brent è salito di meno dello 0,1% per arrivare a 57,88 Dollari al barile a Londra. Le scorte di greggio negli Stati Uniti sono salite di altri 900.000 barili arrivando a 388,1 milioni di barili la scorsa settimana, secondo un sondaggio di energy analysts condotto da Bloomberg prima del rapporto di oggi dell’Energy Information Administration.
Gli analisti prevedono che il rapporto mostri un aumento nelle scorte di greggio degli Stati Uniti la scorsa settimana a livelli record, che non venivano toccati dal 1982.