Di: DailyForex
Mercoledì il Dollaro ha toccato un nuovo massimo su sette anni contro lo Yen, il che ha aiutato il Nikkei a registrare un record simile, mentre i prezzi del crude oil sono saliti dopo che i dati hanno mostrato un calo nelle scorte statunitensi.
L’indice Asia- Pacifico MSCI fuori dal Giappone è sceso leggermente, mentre il Nikkei stock average giapponese è salito di circa lo 0,8% dopo aver precedentemente toccato il livello più alto da Luglio 2007.
Un paio di sondaggi hanno mostrato che il settore dei servizi in Cina è cresciuto piuttosto rapidamente a novembre, nonostante i timori di un rallentamento dell’economia cinese non siano ancora svaniti.
“La pressione al ribasso sull’economia è ancora presente” ha detto Qu Hongbin, economista per la HSBC di Hong Kong, aggiungendo che nelle prossime settimane si aspetta di vedere ulteriori allentamenti nella politica monetaria.
Wall Street
Wall Street ha registrato solidi profitti nella giornata di martedì, con la chiusura a livelli record per il Dow Jones industrial average .DJI , spinto al rialzo dai profitti delle azioni energetiche, con gli investitori a caccia di occasioni.
Il petrolio greggio statunitense è salito di più dell’1% a quota 67,67 Dollari al barile nella sessione asiatica, dopo il rilascio di dati da parte del gruppo industriale American Petroleum Institute (API), i quali mostrano un calo di 6,5 milioni di barili nelle scorte americane la scorsa settimana.
Il petrolio della Brent ha guadagnato lo 0,9% salendo a 71,16 Dollari al barile. Il greggio statunitense e quello della Brent hanno perso circa il 30% da giugno, toccando lunedì un minimo su 5 anni con la volatilità delle recenti sessioni, tra l’enorme eccesso di offerta.
“La volatilità del mercato è il risultato del lavoro delle persone che cercano di capire cosa accadrà dopo” ha dichiarato Jonathan Barratt, Chief Investment Officer per la Ayers Alliance Securities.
L’Arabia Saudita considererà il taglio della produzione se altri paesi, inclusi i produttori che non fanno parte dell’OPEC, come la Russia, rispetteranno i limiti, ha dichiarato martedì l’ex capo dell’intelligence saudita, il principe Turki bin Faisal.