Di: DailyForex
I titoli europei hanno subìto un netto calo nell’agitata giornata di lunedì, tra le preoccupazioni per il futuro della Grecia all’interno dell’eurozona ed un forte calo nei prezzi del greggio e del rame, che si è ripercosso principalmente sulle azioni legate alle materie prime.
Le azioni energetiche e minerarie hanno subìto il colpo peggiore. Gli indici del petrolio, del gas e delle risorse di base europei sono scesi rispettivamente del 4,9% e del 3,6%, dopo che un eccesso di produzione ha fatto scendere i prezzi ad un minimo su 5 anni e mezzo, e il rame ha toccato un minimo su 4 anni e mezzo a causa di un rafforzamento del Dollaro.
Gli investitori temono che il 25 gennaio le elezioni in Grecia potrebbero veder prevalere il partito di sinistra di Syriza, aumentando il rischio di default sovrano.
L’indice delle blue chip dell’Eurozona, l’Euro STOXX 50, ha perso il 3,7%, la maggior perdita giornaliera dalla fine del 2011. L’ATG greco è sceso del 5,6%, con cali per la National Bank, la Bank of Piraeus e l’Alpha Bank fra il 5,2 e il 7,4%.
“L’ascesa del partito anti-austerity di Syriza ha fatto venire i brividi ai commercianti. Una vittoria del partito di sinistra non significa automaticamente l’uscita della Grecia dall’Eurozona, tuttavia i trader la interpreteranno certamente così”, ha detto Alastair McCaig, analista di IG.
Le tensioni per la Grecia hanno colpito i titoli regionali. L’italiano FTSE MIB e lo spagnolo IBEX hanno perso rispettivamente il 4,9% e il 3,5%, mentre il britannico FTSE, il DAX Tedesco e il CAC 40 francese hanno perso fra il 2,0 e il 3,3%. Il pan-europeo FTS Eurofirst 300 ha chiuso in ribasso del 2,3% a quota 1.332,47 punti.
Nonostante la maggior parte dei settori europei siano stati in territorio negativo dopo la vasta svendita del mercato, l’indice dei viaggi e del tempo libero, in ribasso dello 0,7%, ha registrato ottime prestazioni sulle aspettative che prezzi più bassi del greggio e un Euro più debole avrebbero favorito le aziende. La Carnival, la IAG e la Air France-KLM sono salite fra l’1,3 e il 2,1%, mentre le azioni della Ryanair, in rialzo dell’1,3%, hanno toccato un massimo storico dopo che la compagnia ha dichiarato che nel mese di dicembre il traffico è aumentato del 20%.