Di: DailyForex
Lunedì l’Euro è precipitato ad un minimo su 11 anni, con il partito greco di Syriza che dopo aver trionfato alle elezioni anticipate ha promesso di ritirare le misure di austerità, mettendo Atene direttamente in rotta di collisione con i finanziatori internazionali.
L’Euro è sceso ad un minimo su 11 anni a quota 1,1098 Dollari dopo il risultato delle elezioni, prima di risalire a 1,1171 Dollari, ancora in perdita dello 0,3% dalla scorsa settimana.
Per l’Euro, le elezioni sono state il secondo colpo in due settimane, ancora sofferente dopo la rivelazione da parte della Banca Centrale Europea di un imponente programma di stimoli sotto forma di acquisto di bond.
Sia i future statunitensi che giapponesi hanno perso lo 0,6%, mentre i titoli dell’indice MSCI Asia – Pacifico al di fuori del Giappone hanno perso lo 0,1% sulle rinnovate preoccupazioni che i risultati delle elezioni greche possano portare nuova instabilità in Europa.
I beni-rifugio sono stati favoriti, con i rendimenti dei bond USA trentennali che hanno toccato un nuovo minimo record del 1,347%. I rendimenti dei titoli di stato a dieci anni hanno perso 5 punti base, scendendo all’1,767%.
Franco Svizzero
Il Franco svizzero è salito dello 0,7% per essere scambiato a 0,8767 Dollari, mentre il cambio Dollaro/Yen è salito a 117,63 Yen. L’oro è salito dello 0.3% a quota 1.297,86 Dollari l’oncia, avvicinandosi al massimo su 5 mesi registrato giovedì di 1,306,20 Dollari.
Il leader di Syriza, Alexis Tsipras si avvia a diventare il Primo Ministro del primo governo dell’eurozona apertamente contrario alle condizioni del bailout imposte dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale nel corso della crisi economica.
Una rinegoziazione con gli altri governi della zona euro potrebbe addirittura aumentare il rischio di un’eventuale uscita della Grecia dall’unione, nonostante la maggior parte degli operatori del mercato si aspetta che alla fine Tsipras scenda a compromessi per evitare la cosiddetta “Grexit”.
Infatti, l’opinione generale dei mercati è che sia improbabile che ulteriori rinnovate tensioni in merito alla Grecia colpiscano il sentimento degli investitori più dello shock iniziale.