Di: DailyForex
Venerdì le borse asiatiche sono risultate miste, con le crescenti tensioni in Medio Oriente che hanno oscurato le previsioni per gli investimenti, mentre il Dollaro ha subìto un rimbalzo.
I prezzi del petrolio greggio sono scesi a causa del rimbalzo del Dollaro, e il mercato ha riconsiderato l’impatto dell’escalation del conflitto in Yemen, dove giovedì l’Arabia Saudita ha condotto attacchi aerei contro i ribelli Houthi, sostenuti dagli iraniani.
Il cambio Euro/Dollaro, rimasto piatto a $1,0881, è sceso da un massimo notturno a quota $1,1052 dopo che il Dollaro ha ricevuto una spinta dagli incoraggianti dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sul settore dei servizi.
Nel cross USD/JPY il Dollaro ha guadagnato lo 0,1% salendo a 119,28 Yen, dopo essersi ripreso da un minimo su cinque settimane toccato durante la notte a 118,33 Yen. Lo Yen, in quanto valuta considerata come bene rifugio, tende ad attrarre offerte in periodi di tensioni geopolitiche.
In comparazione all’anno precedente, i dati di venerdì hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo giapponese è stato piatto nel mese di febbraio, escludendo l’effetto dell’aumento della tassa sulle vendite l’anno scorso, la prima volta non è salito in circa 2 anni. Lo Yen ha mostrato una reazione contenuta.
Il crude oil statunitense era giù del 2% a 50.39$ al barile, dopo essere salito del 4.5% durante la notte, a causa dell’azione militare in Yemen.
L’operazione guidata dai sauditi non ha colpito i servizi petroliferi dei principali produttori del Golfo.
Ma i timori che il conflitto potrebbe diffondersi e distruggere le spedizioni del Medio Oriente, hanno per i momento messo un pavimento sotto al prezzo del petrolio, che ha subito un crollo ad un minimo su sei anni ad inizio mese.
Goldman Sachs ha dichiarato che gli attacchi aerei in Yemen ed un potenziale accordo sul nucleare con l’Iran che potrebbe portare ad un allentamento delle sanzioni contro Teheran, avrebbero un impatto contenuto nel breve termine sulle forniture di petrolio.