Di: DailyForex
L’ansia per le future mosse della Fed potrebbero influenzare nuovamente i mercati.
Gli effetti negativi delle divergenti politiche della Banca Centrale Europea, hanno innescato martedì un rally del Dollaro portandolo ad un picco su 12 anni, mentre la reazione dei traders al programma di acquisto di bond europei e ai timori che nel meeting della prossima settimana la Fed possa dar segno di essere vicina all’aumento dei tassi, ha portato ad una svendita nei mercati azionari.
Martedì i ministri delle Finanze dell’UE hanno avallato i dettagli del piano di investimenti del valore di 315 miliardi di Euro (338 miliardi di Dollari) per risollevare l’economia europea evitando di far crescere il debito. Ora sta ai legislatori dell’UE approvare il finanziamento.
Mentre il Dollaro sale, l’Euro è sceso a 1,07 Dollari nel cambio contro il biglietto verde, avvicinandosi alla parità molto più in fretta di quanto alcuni strateghi si aspettassero. Lo S&P 500 ha alternato perdite e profitti, perdendo complessivamente l’1,7% scendendo a 2,044 punti, la peggior svendita dal 5 gennaio.
"In una certa misura si tratta certamente di una reazione al Quantitative Easing, ma secondo me ha più a che fare con la Fed. Per molte ragioni ci aspettiamo che questa debolezza continui fino al 18, e sarà quello che la Fed dirà o farà a fare la differenza” ha detto Julian Emanuel, stratega azionario di UBS.
“Ci aspettiamo che la parola “paziente” venga eliminata (dalle dichiarazioni), anche se la Fed si è data maggiore flessibilità in proposito… Potremmo arrivare al 18 e francamente il meeting potrebbe non avere tutta questa visibilità. Qui continueremo ad essere cauti”.