Di: DailyForex
Martedì, durante la sessione di trading asiatica, il Dollaro statunitense è arrivato a toccare un picco pluriennale contro Euro e Yen, nel mezzo di prospettive globali estremamente discordanti riguardo i tassi d’interesse; le valute dei mercati emergenti sono invece sotto crescenti pressioni a causa dell’avversione al rischio.
Questa cupezza si è estesa ai titoli asiatici, con l’indice MSCI Asia-Pacifico fuori dal Giappone che ha perso lo 0,6%.
A guidare il Dollaro sono state le speculazioni secondo cui la Federal Reserve inizierà ad innalzare i tassi d’interesse da metà anno, mentre le banche centrali dell’Unione Europea e Giappone sono impegnate ad allentare le loro politiche monetarie tramite l’acquisto di bond governativi per il valore di miliardi.
Il Dollaro ha rotto al rialzo anche contro lo Yen, raggiungendo i 122,02 Yen per Dollaro, dato che non si registrava da luglio 2007.
Acquisto Bond EU
Lunedì la Banca Centrale Europea ha dato il via al proprio programma di acquisto di bond dal valore di miliardi di Euro, facendo scendere i rendimenti i Germania ed altri principali paesi dell’UE.
La vendita dell’Euro ha guadagnato ritmo nel corso della sessione asiatica, dopo la rottura dell’1,0822$ che ha dato il via ad offerte di stop loss, portando l’Euro a quota 1,0785 per Dollaro, livello più basso dal settembre 2003. I ribassisti puntano ora ad un importante supporto sui grafici: l’1.0762.
La prospettiva di un innalzamento dei rendimenti statunitensi minacciava di attrarre fondi dai mercati emergenti, portando tensione in molti paesi, compresi Nuova Zelanda, Sud Corea, Brasile e Turchia.
La maggior parte delle materie prime ha continuato a lottare contro la forza del Dollaro. L’oro è sceso ad un minimo su tre mesi (intorno ai 1.159,20 Dollari l’oncia), mentre i futures del rame hanno perso lo 0,5%.
I prezzi alla produzione hanno continuato a scendere, evidenziando una profonda debolezza nell’economia ed intensificando la pressione sui funzionari politici per trovare nuovi metodi di supporto alla crescita.