Di: DailyForex
Nonostante un processo da 1,5 miliardi di Euro (1,61 miliardi di Dollari), il bilancio di Deutsche Bank risulta in attivo per il primo trimestre, ha dichiarato mercoledì il maggior creditore tedesco.
"Deutsche Bank sarà in attivo per il primo trimestre, riportando utili vicini a livelli record”, è stato dichiarato in un discorso. La banca rilascerà il rapporto sugli utili del primo trimestre il 29 di questo mese.
Separazione da Postbank
Nel frattempo, Deutsche Bank si sta preparando a cedere i servizi bancari al dettaglio di Postbank: la grande banca globale ha rivisto la propria strategia in risposta al rallentamento dei mercati e alle numerose nuove e rigorose regolamentazioni arrivate dopo la crisi finanziaria.
Dopo mesi di revisione delle proprie attività, il CdA della Deutsche Bank ha ridotto a due le opzioni strategiche per aumentare gli utili, ed entrambe prevedono una separazione da Postbank, hanno dichiarato fonti piuttosto vicine al problema.
La cessione di Postbank, con 1.100 filiali, acquistata in più fasi a partire dal 2008 per 6 miliardi di Euro, costituirebbe il più grande piano strategico secondo i due co-amministratori delegati Anshu Jain e Jürgen Fitschen.
Nel primo scenario preso in considerazione dal CdA, Deutsche Bank venderebbe le azioni di Postbank, il 6% della quale rimarrebbe quotata per i prossimi 18 mesi, concentrando le proprie rimanenti attività al dettaglio su clienti più facoltosi.
Al contempo, taglierebbe asset della divisione di investment banking per un valore di 160 miliardi di Euro (all’incirca di un quinto). Le aree che probabilmente ridurrà la principale divisione di investment banking di Deutsche Bank sono le attività di trading sui tassi e quelle di prime brokerage, entrambe molto complicate secondo le nuove regole di Basilea III.
Nel secondo e più radicale scenario, Deutsche Bank stessa si dividerebbe in due entità legali distinte. Una conterrebbe le proprie divisioni di investment banking, asset, Wealth Management e Global Transaction. La seconda conterrebbe tutti i servizi bancari al dettaglio, che si fonderebbero e verrebbero poi quotati nel corso dei prossimi due anni e mezzo.