Di: DailyForex
Il Dollaro ha registrato perdite modeste giovedì, dopo la battuta d’arresto arrivata sulla scia degli ultimi segnali riguardanti l’economia americana durante il primo trimestre: il significativo rallentamento dell'economia è infatti un fattore che potrebbe portare la Federal Reserve a posticipare l’inizio del rialzo dei tassi d’interesse.
Durante la note il cross Dollaro/Yen è sceso a 118,42 Yen, dopo esser salito al di sopra del 120,00 e finendo col chiudere la giornata in perdita dello 0,2% a 119,57 Yen.
I dati di mercoledì mostrano che a marzo il settore privato ha assunto il minor numero di impiegati in più di un anno, e l’attività industriale ha toccato un minimo su due anni, sottolineando l’impatto di un inverno duro, dell’indebolimento della domanda globale e di un Dollaro forte.
“Ora come ora i timori del mercato sono di vedere la Fed mostrarsi preoccupata per un Dollaro forte, e i dati hanno solo aggravato queste paure”, ha detto Masashi Murata, senior currency strategist per la Brown Brothers Harriman di Tokyo.
"Anche qualora i Non-Farm Payroll di venerdì fossero buoni (potrebbero aggirarsi intorno a 250.000) potrebbero non essere sufficienti a dissipare i timori per la forza del Dollaro, ecco perché non c’è molta “caccia all’affare” per il Dollaro”, ha aggiunto.
Per i tanto attesi dati non-farm jobs di venerdì, gli analisti si aspettano un rialzo di 245.000 unità a marzo, a seguito delle 290.000 aggiunte a febbraio.
"Una lettura al di sopra delle 200.000 unità a marzo rappresenterebbe la tredicesima consecutiva, una dimostrazione di persistente forza come non si vedeva dal 1977” ha dichiarato Greg Moore, senior currency strategist per RBC.
Europa più forte
Al contrario degli Stati Uniti, i dati dall’Europa sono risultati molto più incoraggianti, con l’attività manifatturiera in accelerazione in tutta l’Eurozona, che continua a dare segnali di una ripresa economica del blocco europeo.
Il cambio Euro/Dollaro è salito a $1,0800 da un minimo su una settimana a $1,0713. Ha chiuso infine piatto a $1,0764. La diffidenza che circonda le negoziazioni sul debito greco hanno impedito all’Euro di fare maggiori profitti.