Di: DailyForex
I dati sulla disoccupazione negli Stati Unito sono arrivati vicini ad un minimo su 15 anni, e mettono in evidenza un mercato del lavoro più solido: nonostante ciò, sembra che la Fed non innalzerà i tassi d’interesse nell’immediato futuro.
Questo consolidamento della forza lavoro, in concomitanza con il continuo calo dei prezzi del greggio e un Dollaro molto forte, sembrano mantenere l’inflazione in equilibrio, puntando ad una minima crescita economica nel secondo trimestre, a seguito di un primo trimestre spento, il che suggerisce che la Fed non inizierà ad innalzare i tassi prima dell’ultima parte dell’anno.
“Il mercato del lavoro sta procedendo nella direzione giusta… l’inflazione non si muove rapidamente da nessuna parte. Non c’è fretta per la Fed di iniziare il proprio processo di normalizzazione della politica monetaria, probabilmente si attenderà fino a settembre”, ha detto Ryan Sweet, senior economist per Moody's Analytics a West Chester, Pennsylvania.
Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, le richieste di sussidi di disoccupazione per la settimana conclusasi il 9 maggio sono scese di 1.000 unità ad un tasso destagionalizzato di 264.000 unità, rimanendo vicini al minimo su 15 anni riportato due settimane fa. Questo nonostante le previsioni degli economisti di un aumento a 275.000 richieste.
In effetti, le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste al di sotto delle 300.000 unità per le scorse dieci settimane, indice di un mercato del lavoro più solido.
La crescita economica del primo trimestre si è mossa lentamente, ostacolata dal maltempo, dagli scioperi portuali e da un Dollaro instabile. I dati rilasciati hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio e dell’attività manifatturiera nel secondo trimestre, e puntano ad un modesto aumento dell’attività. Questi dati, assieme ad un Dollaro forte che da giugno è salito di circa l’11% contro le altre valute dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, portano la Fed ad un bivio.