I mercati hanno un modo per cambiare marcia da un giorno all’altro, e questo sembra esser proprio quello che sta accadendo in Asia. Le notizie finanziarie dalla Cina sembrano peggiorare, forzando gli investitori a spostare la loro attenzione da qualche altra parte.
Il Giappone. Mentre questo è sempre stato un po’ in disparte, con la Cina in difficoltà, la terza maggiore economia mondiale sta acquistando terreno, anche se lentamente e con cautela.
I dati del governo giapponese mercoledì hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio di uno 0,9% l’anno nel mese di giugno, superando il previsto 0,5%, ma rallentando in qualche modo rispetto al mese precedente. Giugno è stato il secondo mese consecutivo di un indebolimento della domanda dopo il rialzo del 3% toccato a maggio e del 5% di aprile.
Secondo Marcel Thieliant, economista giapponese per Capital Economics "Il nuovo calo nelle vendite al dettaglio è un’ulteriore prova che la spesa dei consumatori è scesa nell’ultimo trimestre”.
USD/JPY subisce un’inversione
Le vendite al dettaglio, più forti di quanto previsto, hanno portato la coppia USD/JPY a restituire i guadagni precedenti, scendendo in territorio negativo durante la sessione asiatica, mentre il Dollaro è sceso su una presa di profitti. La coppia veniva scambiata il ribasso dello 0,16% per chiudere la sessione a 123,36.
L’indice di riferimento Nikkei ha aperto a -0,1% a seguito dei dati, ma i titoli hanno poi sperimentato un rally durante la mattinata.
Il calo dei prezzi del greggio potrebbe essere attribuito ad un abbassamento delle stime sulla crescita dei consumi, e i dati ufficiali prevedono un incremento di solo lo 0,6%, allontanandosi dalle precedenti stime all’1,4%. Il Giappone è uno dei nuovi maggiori importatori di greggio, e prezzi più bassi significano una diminuzione del consumo energetico, che porta ad un rallentamento nell’aumento dei prezzi al consumo.