Di: DailyForex
Quanto possono influire poche ore di differenza nel mondo della finanza: la Grecia ed il gruppo dell’Eurozona hanno raggiunto un’intesa sulla risoluzione del debito mentre il PIL cinese ha ricevuto una valutazione migliore delle aspettative.
Dopo il meeting d’emergenza europeo della scorsa notte a Bruxelles, al Primo Ministro Tsipras è stato detto apertamente di accettare l’offerta, o andarsene. L’ultimo disperato tentativo di salvare la Grecia dal caos finanziario si è ridotto ad una semplice soluzione: o l’Europa subentra al controllo dell’agenda finanziaria di Atene, o per i prossimi 5 anni sarà una Grexit.
Prima della delibera finale, per aiutare il governo greco ad uscire dal pantano, l’Eurogruppo ha discusso un certo numero di proposte. “Abbiamo percorso una lunga strada, ma ci sono delle questioni ancora aperte, quindi saranno i leader a decidere”, ha detto il Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem dopo il meeting.
Dopo 17 ore di negoziazioni, le due parti sono riuscite a raggiungere un accordo. Tsipras ha accettato un elenco di misure d’austerità che riporteranno il paese in una specie di area di sicurezza. Difatto, rientrerà in gioco la Troika, e la Grecia potrebbe ricevere un pacchetto d’aiuti dal valore di 86 miliardi di euro su tre anni (i creditori hanno già prestato alla Grecia 240 miliardi di euro). Ora la patata bollente passa al governo greco, che entro mercoledì 15 luglio dovrà approvare l’ennesimo impopolare pacchetto di riforme per salvare il paese da una possibile uscita dalla moneta unica.
Dati cinesi migliori del previsto
Nel frattempo, rompendo un minimo su 4 mesi, le esportazioni cinesi sono salite per la prima volta da giugno, un segnale chiaro che il PIL del paese è in via di guarigione.
Le esportazioni sono cresciute del 2,8% in giugno rispetto all’anno precedente, battendo le aspettative della maggior parte degli analisti. Nello stesso periodo, le importazioni sono scivolate del 6,1%, dopo un calo del 17,6% del mese precedente, ma comunque una percentuale migliore rispetto al previsto calo del 15,0%.