In quella che potrebbe sembrare una richiesta d’aiuto, le banche centrali di tutto il mondo stanno raggiungendo le loro controparti americane per procedere finalmente con il passo dei tassi d’interesse. Il messaggio è chiaro: siamo pronti. Facciamolo ora.
Finora il Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha resistito ad aumentare, accennando ad una data per Settembre, ma rinviando ad ogni rilascio di nuovi dati che potessero indicare crescita definita nell’economia americana.
Con i continui tumulti nei mercati mondiali, risultati principalmente dal crollo cinese, i banchieri erano ottimisti sul movimento di Settembre della Fed. Tuttavia, il vicepresidente Stanley Fischer ha riportato ai giornalisti che venerdì sarà troppo presto per determinare quando si avrà un rialzo dei tassi.
Quest’ultimo crede che nonostante “Ci fossero delle condizioni piuttosto forti” per un rialzo di Settembre “È ancora troppo presto per dirlo: il cambiamento delle circostanze iniziate con la svalutazione della moneta cinese è relativamente nuovo, e ne stiamo ancora osservando gli sviluppi, perciò non vorrei andare avanti e dover decidere ora cosa sia più efficace, meno efficace, eccetera.”
Conferenza Fra Banche
Ad una conferenza fra banche a livello globale tenutasi la scorsa settimana a Jackson Hole, in Wyoming, dopo una settimana di montagne russe per il mercato, i politici in visita hanno accennato al gruppo di banchieri centrali delle intenzioni della Fed di far partire l’aumento dei tassi a Settembre, una buona notizia per i paesi esteri.
Secondo un importante banchiere dal Messico: “Se la Fed inasprisce la politica, è perché ha la percezione che l’inflazione stia salendo, ma cosa ancor più importante, che la disoccupazione stia scendendo e l’economia sia in ripresa”.
Con Settembre alle porte, alla Fed sono rimasti solo giorni per prendere la sua decisione. Nel frattempo, la maggior parte dei banchieri centrali, sono già in piedi a fare il tifo.