La Grecia e i suoi creditori hanno finalmente raggiunto un esauriente accordo sui termini del largamente anticipato terzo pacchetto di salvataggio, anche se sembrano esserci ancora uno o due termini minori da mettere a punto.
L’accordo apre la strada ad un’ulteriore iniezione di fondi, in totale 94 miliardi di dollari (86 miliardi di euro). Questo permetterà alla Grecia di far fronte ad un grande impegno con la BCE, da versare il 20 agosto.
Sulla news, il mercato azionario di Atene è salito dell’1%, è l’Euro era stabile durante la sessione di Londra.
I Parlamenti nazionali delle parti coinvolte dovranno votare l’accordo, ma non vi sono molti dubbi sul fatto che alla fine passerà.
L’accordo dovrebbe includere una lista di 35 azioni di riforma che il Governo greco deve approvare ed implementare immediatamente, più altri termini che la Grecia dovrà affronatare verso la fine del 2015.
Le misure sono state riassunte dall’agenzia di stampa greca Ekathemerini ed includono:
- Aumento delle imposte per le navi cargo
- Revisione del welfare
- Rafforzamento dell’unità per i reati finanziari (l’equivalente della nostra Guardia di Finanza)
- Ritiro progressivo del pensionamento anticipato
- L’eliminazione delle esenzioni fiscali di cui godono le isole
- Attuazione delle riforme di mercato sui prodotti OCSE
- Liberalizzazione del mercato dell’energia
- Continuare con le privatizzazioni
Inutile dire che queste misure sono quasi chiaramente contrarie al manifesto del partito di Syriza al governo, e alle promesse fatte dal Primo Ministro greco, Alexis Tsipras. Tuttavia, Syriza non avrà molti fastidi, visto che è già dovuto ritornare sui suoi passi nel momento più critico della “Grexit”.