I mercati Forex e gli altri mercati hanno subìto movimenti selvaggi con livelli di volatilità raramente visti.
Poco prima dell’apertura di New York, si attendeva che l’Indice S&P 500 aprisse con una perdita di almeno il 5% rispetto alla chiusura di venredì.
La coppia EUR/USD ha sfuttato un intervallo di quasi 400 pips dall’apertura della scorsa notte, la metà dei quali è stata completata in meno di 10 minuti. All’apertura di New York la coppia era su del 2,4% sulla giornata.
Nel frattempo la coppia USD/JPY ha effettuato un movimento ancora più selvaggio, assistendo ad un calo del 4% a livelli non toccati da mesi. Ad un certo punto ha quasi raggiunto i 116.00, mentre durante la maggior parte della scorsa settimana scambiava sopra a 124.00.
Il Crude Oil ha perso più del 4% sulla giornata
Molto raramente si vedono fluttuazioni così feroci e molti traders ed investitori avranno guadagnato o perso soldi più di quanto normalmente previsto.
I back office di Forex brokers e sistemi di gestione del rischio faranno gli straordinari nella giornata di oggi.
Gli osservatori di mercato adesso aspettano nervosamente per vedere se l’apertura di New York porterà ad una caccia all’affare o ad un’ulteriore rotta che potrebbe competere con il calo record del Lunedì Nero nel 1987. In quel giorno, il Down Jones Index scese del 22.61%, un record di tutti i tempi che non è stato battuto neanche durante la Grande Depressione del 1929. Naturalmente, è molto difficile che si verifichi un crollo di tale portata durante il trading di New York, ma se il mercato scendesse di un ulteriore 4%, nell’ambiente entrerebbe il fattore-panico.