In una mossa che potrebbe decidere le sue sorti, giovedì il Primo ministro greco Alexis Tsipras ha compiuto un passo drammatico, annunciando al mondo di dare le sue dimissioni e indicendo elezioni anticipate per il mese prossimo, dopo essere essere rimasto in carica per meno di un anno.
Tsipras ha compiuto delle mosse audaci nel corso degli ultimi mesi, alcune in contrasto con la maggioranza delle voci del suo popolo. Dopo essere andati vicini ad una Grexit dall’Eurozona, ha scelto di accettare le condizioni imposte al suo paese, e di implementare quelle misure di austerità che permetteranno di ripagare la prima tranche (3,2 miliardi di Dollari) del debito ancora in sospeso con la BCE.
Dopo aver stabilito l’accordo per il piano di salvataggio con il FMI, Tsipras ha sentito di dover tornare fra le fila del suo popolo per poter garantire la maggioranza politica al suo governo, dopo che quasi un terzo dei membri del partito di Syriza hanno rifiutato il programma da 86 miliardi di Euro (96 di Dollari).
Rimborso del debito a rischio
Le dimissioni di Tsipras potrebbero non essere la mossa più saggia al momento, e avere dunque conseguenze negative. Secondo l’agenzia di rating Moody’s, l’annuncio potrebbe far aumentare il rischio che la Grecia non si attenga alla sua ultima possibilità di aiuto.
“Le dimissioni del Primo ministro greco e l’aver indetto le elezioni anticipate per il 20 Settembre potrebbero sollevare preoccupazioni per la messa in atto del programma, e potenzialmente, mettere a rischio i futuri esborsi dal settore ufficiale” si legge in una dichiarazione di Moody's.
Le elezioni anticipate potrebbero aver luogo già il 20 Settembre.