Secondo i dati riportati lunedì dalla banca centrale, le riserve cinesi di valuta estera hanno subìto un crollo record ad Agosto, per un valore di 93,9 miliardi di Dollari, scendendo a 3,557 mila miliardi di Dollari. Questo segna il maggior calo mensile per la valuta, e indica il fallimento dei tentativi di Pechino di stabilizzare lo Yuan. Anche le esportazioni ad Agosto sono scese, aumentando le pressioni sulla crescita del paese.
A Luglio le esportazioni cinesi sono scese dell’8,9%, seguite dal -6,1% di Agosto. Le importazioni si sono ridotte del 14,3% andando a creare un surplus commerciale di 368 miliardi di Yuan, o 57,8 miliardi di Dollari. Mentre queste notizie hanno portato molti traders a preoccuparsi, alcuni hanno fatto notare che questo potrebbe non essere il fondo, che un surplus commerciale fino a 200 miliardi di Dollari potrebbe non essere fuori questione. Una relazione rilasciata martedì dalla Cina ha riflettuto la natura tediosa della domanda globale, cosa che non sorprende, ma che ha portato i titoli asiatici a scendere e il Dollaro ad indebolirsi contro 15 dei suoi partner commerciali nel corso della sessione asiatica di trading. Dopo l’annuncio i traders sono confluiti verso i beni rifugio come il Franco svizzero, i buoni del tesoro statunitense e lo Yen.
USA: si torna al trading
Il nuovo calo del Dollaro durante l’odierna sessione asiatica di trading sta facendo domandare a traders ed analisti se la Federal Reserve statunitense alzerà i tassi d’interesse alla fine del mese. Un presupposto che questa primavera era considerato come una “scommessa sicura” e che ora è a rischio, visto il recente crollo delle azioni e l’indebolimento del Dollaro, che potrebbero portare la Fed a rinviare questa mossa, compiuta l’ultima volta nel 2006.
Oggi negli Stati Uniti si torna a fare trading dopo la breve chiusura per il fine settimana del Labor Day.