Buone notizie dall’Australia. L’occupazione è in via di ripresa, con la creazione di 17.400 posti di lavoro da Luglio. Con i tassi d’interesse ad un minimo record e un calo della valuta, gli analisti ritengono che la nazione possa essere sulla buona strada per un allentamento della politica monetaria a breve.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,2% dopo la creazione di 11.500 impieghi full-time, mentre quelli part-time sono saliti di 5.900 unità.
Secondo Su-Lin Ong, a capo della strategia economica e di reddito fisso per la Royal Bank of Canada di Sydney, “Il tasso di disoccupazione sembra essere stabile fra il 6 e il 6,25%”, ha detto dopo l’annuncio. Ha aggiunto che “Per una Federal Reserve che è chiaramente riluttante a procedere con ulteriori tagli, dovremmo avere un indebolimento del mercato del lavoro”, essendo una delle condizioni prima che la banca centrale possa prendere in considerazione un nuovo allentamento della politica.
Tasso di sotto-utilizzazione
La relazione ha mostrato anche che il tasso di sottoutilizzazione, o il numero di persone senza un impiego, più quelle che desiderano lavorare ore in più come proporzione della forza lavoro, ad Agosto è rimasto stabile al 14,3% dopo aver toccato un picco del 14,8% a Novembre 2014.
Il calo della disoccupazione sottolinea la visione della Federal Reserve secondo cui l’economia sta producendo un flusso stabile di posti di lavoro.
Alle 12:16 ora di Sydney il Dollaro australiano veniva scambiato a 69,94 Dollari statunitensi, in rialzo rispetto ai 69,52$ prima del rilascio dei dati. La banca centrale ha già tagliato due volte i tassi sulle esportazioni delle materie prime chiave da inizio anno, e sta guardando ad una valuta più debole per poter spostare l’attenzione dall’attività mineraria, che ha già visto un calo considerevole rispetto ad altre industrie.
Il vicegovernatore della banca centrale Philip Lowe è ottimista. Secondo lui, la valuta australiana “si è considerevolmente stabilizzata, processo che è proseguito nel corso delle ultime settimane. Come l’apprezzamento ha favorito la stabilizzazione dell’economia nella ripresa del boom dei prezzi delle materie prime e nell’investimento minerario, il deprezzamento sta aiutando nella fase di contrazione”.