Le notizie dalla Cina continuano ad oscillare in modo estremo. Le relazioni di lunedì hanno rivelato che il PIL della seconda economia mondiale è sceso meno del previsto. Altri indicatori mensili rilasciati in concomitanza con i dati del PIL hanno mostrato però il perdurare della debolezza dell’economia.
I dati ufficiali hanno mostrato un’espansione dell’economia cinese del 6,9% per l’anno in corso nel terzo trimestre, rispetto alle previsioni degli analisti ferme al 6,8%. A Settembre, la produzione industriale per quest’anno è salita al 5,7%, in ribasso rispetto dall’aumento del 6% previsto, e ben al di sotto dell’aumento al 6,1% registrato ad Agosto.
Gli investimenti in asset fissi, elemento cruciale che traina l’economia cinese, per i primi nove mesi del 2015 è risultato al 10,3%, anch’esso ben al di sotto delle stime di crescita al 10,8%. Le vendite al dettaglio, tuttavia, sono salite con una crescita annuale del 10,9% a Settembre, leggermente al di sopra delle previsioni degli analisti (10,8%).
L’Istituto nazionale di statistica cinese, lunedì ha riportato un aumento della crescita dell’1,8% nel terzo trimestre, rispetto alle previsioni che si fermavano all’1,7%.
Crescita intorno al 7%
Il governo ha portato il proprio target di crescita economica “intorno al 7%” per il 2015, ma durante il fine settimana il Premier cinese Li Keqiang ha ammesso che la ripresa economica globale sta perdendo slancio, e che il raggiungimento di un tale obiettivo “non sarà facile”.
All’uscita dei dati sul PIL i mercati asiatici sono risultati misti. Le azioni asiatiche escluso il Giappone sono risultate positive, con un rimbalzo dello Shanghai Composite dello 0,5%, mentre l’indice CSI300 delle maggiori aziende quotate a Shanghai e Shenzhen ha guadagnato lo 0,7%. Il minore Shenzhen Composite è salito dello 0,4%. Secondo un analista di mercato della IG, Augus Nicholson “È difficile essere ottimisti con i dati in primo piano, soprattutto con il range di dati che verranno rilasciati oggi. Tuttavia, i mercati sono stati positivamente sostenuti da dati che hanno superato le aspettative, il che mostra che l’economia cinese non si è deteriorata così gravemente come credevano in molti”.