I prezzi del petrolio greggio sembrano salire lentamente. Nonostante l’improvviso aumento delle scorte negli Stati Uniti, i futures sul crude oil sono saliti nella prima parte della sessione asiatica di giovedì, con parte del volume di trading proveniente da traders cinesi a seguito della settimana di festa nazionale.
Le raffinerie statunitensi hanno ridotto la produzione la scorsa settimana, portando ad un aumento di 3,1 milioni di barili di greggio, per un totale di 461 milioni di barili. Gli analisti avevano previsto un incremento di soli 2,2 milioni di barili.
Il petrolio greggio statunitense è salito di 50 centesimi, o dell’1,05% attestandosi a 48,31$, mentre il Brent, punto di riferimento globale per il petrolio, ha guadagnato 53 centesimi, o l’1,3% arrivando a 51,86 Dollari a barile, dopo essere sceso dell1,1% mercoledì.
Prezzi del petrolio greggio saliranno
Il re delle materie prime Dennis Gartman si è detto fiducioso che i prezzi del petrolio greggio continueranno a salire. “Se osservate la struttura dei termini nei futures, vedrete un contango stretto. Il greggio non sta più competendo aggressivamente per l’accumulo come accadeva sei o sette settimane fa”, ha detto mercoledì ai giornalisti.
Secondo Gartman, l’OPEC ad Agosto ha aumentato la produzione facendo assottigliare lo spread fra WTI e Brent. I due fattori che porterebbero ad un nuovo allontanamento di questo spread sembrano essere in gioco in questo momento: un calo della produzione statunitense e un aumento della produzione dell’OPEC. Gartman ha aggiunto che secondo lui la diminuzione del numero di piattaforme petrolifere nel corso delle ultime settimane continuerà a scendere ulteriormente.
Una relazione rilasciata martedì dalla Energy Information Administration statunitense ha previsto che un aumento della domanda globale di petrolio al ritmo più veloce in sei anni, più veloce di quanto si aspettasse per la materia prima, che da Giugno ha perso più del 50% del proprio valore.