Lunedì abbiamo visto un rafforzamento dei mercati mondiali, con lo S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average che hanno chiuso entrambi in rialzo di circa l’1,8% e i titoli europei in ripresa del 3%.
L’indice Standard & Poor’s 500 ha registrato la sua più lunga serie di vincite, sulle speculazioni che il peggio sia ormai passato e che l’economia crescerà sufficientemente da favorire i profitti delle aziende.
Gli analisti sono ottimisti sul fatto che un indebolimento del Dollaro e i deludenti dati di venerdì sull’impiego, alla fine spingeranno la Federal Reserve a procedere con l’aumento dei tassi d’interesse.
Ad ogni modo, le probabilità di un rialzo dei tassi Fed questo mese sono scese del 10%, e la maggior parte dei traders di futures non prevedono un incremento dei livelli quasi vicini allo zero fino almeno a marzo.
Aumento tassi rinviato
Secondo Michael Purves, a capo della strategia globale per la Weeden & Co di Greenwich, Connecticut: “Spostare le aspettative per un aumento dei tassi al prossimo anno è stato critico. Quella di oggi è semplicemente una risposta a condizioni di ipervenduto”.
Al momento della riconversione degli utili in Dollari, l’indebolimento del biglietto verde ha favorito un incremento dei profitti delle multinazionali statunitensi.
Alle 16 ora di New York lo S&P 500 aveva guadagnato l’1,8% salendo a 1.987,05 punti, ed è in rialzo del 5,6% dalla chiusura di lunedì. Il Dow è salito di 304,06 punti, o dell’1,9%, arrivando a quota 16.776,43 punti. Il Russell 2000 ha registrato un +2,5%, il maggior rialzo in più di un mese, ed è in rialzo del 5,3% dalla sua più serie di perdite in nove anni registrata la scorsa settimana.