Le minori aspettative che la Fed aumenti i tassi d’interesse a breve hanno fatto indebolire il Dollaro, che si aggirava attorno ad un minimo su tre settimane contro la maggior parte delle altre valute.
L’indice del Dollaro DXY, che tiene traccia della valuta statunitense contro un paniere di altre sei valute maggiori, si è mosso leggermente al rialzo nella prima parte della sessione asiatica salendo a 94,893, rimanendo tuttavia vicino al minimo registrato durante la notte di 94,619.
Secondo Kathy Lien, direttore generale della strategia Forex per BK Asset Management, "Sempre più investitori stanno iniziando a credere che la Federal Reserve potrebbe rimandare il cosiddetto “decollo” fino al 2016, e questo sta pesando enormemente sulla valuta”.
Altri due meeting Fed
Con soli altri due incontri in previsione per la Fed (27-28 Ottobre e un altro a Dicembre), molti strateghi di valute sono preoccupati che un continuo posporre l’aumento dei tassi aggiungerà ulteriore rischio per il Dollaro.
Lunedì il biglietto verde era salito a quota 120,05 contro lo Yen, nel pieno del proprio intervallo contro la valuta giapponese, mentre il cambio con l’Euro era stabile a quota 1,1355$, dopo essere salito ad un massimo di 1,1397$.
Lien continua a credere che la Fed abbia solo rimandato e non cancellato i propri piani per il primo aumento dei tassi d’interesse dal 2006. Tuttavia, per quanto riguarda il breve periodo, non ci si aspetta un rafforzamento del Dollaro nelle settimane a venire.
I mercati di bond statunitensi sono rimasti chiusi lunedì per la festività del Giorno di Colombo, e l’attività è stata poca. Lunedì è stata festa nazionale anche in Giappone.