Ora è il turno del Giappone a fare notizia.
Mentre tutti gli occhi sono puntati sul meeting della FOMC che inizierà mercoledì mattina e su quello della Bank of Japan di venerdì, i titoli azionari giapponesi martedì hanno avuto una svolta verso sud, mentre il JPY guadagnava forza contro Dollaro e materie prime, soprattutto contro petrolio greggio e rame, scesi a livello mondiale.
Anche le azioni cinesi e statunitensi hanno capitolato sotto la forza dello Yen, che ha fatto salire il cross con il Dollaro dello 0,4% portandolo a 120,62, in aumento per il secondo giorno. L’indice Topix ha perso l’1% scendendo a quota 1.543,11 punti alla chiusura di Tokyo, segnando la prima perdita in tre giorni. Il Nikkei 225 Stock Average ha segnato un -0,9% scendendo a 18.777,04 punti.
Secondo Tomoichiro Kubota, analista senior per la Matsui Securities Co. : “Vista la grande performance di ieri dei titoli giapponesi, oggi vedremo delle prese di profitti in vista del meeting della Fed”.
Incertezza Fed e BOJ
Gli analisti sono incerti sul perché i titoli abbiano risposto in maniera così positiva, ma indicano le preoccupazioni che la Fed, così come la BoJ, nei loro prossimi meeting rimandino il rialzo dei tassi d’interesse nei rispettivi paesi. I profitti industriali più solidi del previsto in Cina, e le crescenti tensioni nel Mar Cinese Meridionale, adducono ulteriori motivi alla forte reazione del mercato.
La Fed annuncerà le proprie decisioni sui tassi mercoledì, e i traders che investono in Futures si aspettano non più del 6% di possibilità di un rialzo. Le aspettative di un aumento dei tassi in Giappone saranno maggiori nel meeting i venerdì della BoJ, con 16 dei 36 analisti intervistati che prevedono un’espansione della politica monetaria da parte della banca centrale.