L’attacco terroristico a Parigi della scorsa settimana continua a perseguitare i mercati finanziari. I titoli asiatici sono scesi mercoledì, con i prezzi del rame che sono andati in perdita, l’allarme di un’altra bomba in Europa e le sparatorie nella capitale francese che hanno fatto diminuire l’appetibilità al rischio. Le possibilità che un aumento dei tassi della Federal Reserve sia ancora in gioco, ha rafforzato il Dollaro.
I titoli di Wall Street hanno restituito i guadagni precedenti per chiudere quasi in piatti, dopo che le autorità tedesche hanno annullato la partita di calcio alla quale doveva partecipare anche il Cancelliere Angela Merkel.
Il Dollaro è sceso durante la sessione asiatica, dopo aver toccato durante la prima parte della sessione un nuovo picco su sette mesi contro un paniere di valute, poiché i dati economici dagli Stati Uniti hanno rafforzato le aspettative che la Fed aumenterà i tassi d’interesse il mese prossimo per la prima volta in circa un decennio.
In Cina, lo Yuan è sceso contro un Dollaro forte verso la fine della sessione di trading di mercoledì, sorvolando i 6,3840, mentre lo Shanghai composite ha registrato quasi un -1%, il più piccolo Shenzhen composite ha subìto perdite anche più gravi, chiudendo a circa -2%. Anche il Chinext composite e il CSI 300 hanno registrato perdite sostanziali a chiusura.
L’Euro è sceso sulle prospettive di un maggior allentamento quantitativo da parte della Banca Centrale Europea a Dicembre.
Materie Prime Soffrono
Le materie prime continuano a lottare. Il rame ha perso l’1% scendendo a 4.637,50$ per tonnellata, dopo aver toccato un minimo su 6 anni e mezzo di 4.590$ durante la notte, fra i timori che una diminuzione della domanda dalla Cina, e l’MSCI, indice che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone sono scese dello 0,2%.
L’oro è sceso vicino ad un minimo su sei anni durante la notte, chiudendo la sessione sorvolando i 1.067$ Dollari durante la sessione asiatica, mentre i prezzi del greggio sono saliti mercoledì a seguito dei report che testimoniano una riduzione delle scorte e un aumento dell’attività di raffineria. Gli analisti prevedono ancora che il mercato rimarrà sotto pressione per il resto del 2015.