I mercati asiatici sono scesi durante la sessione di trading pomeridiana in seguito a dei rapporti da Cina e Giappone, che hanno fatto scendere la fiducia degli investitori.
I profitti industriali cinesi sono scesi del 4,6% ad Ottobre, rispetto allo scorso anno, e del 2% nei primi dieci mesi dell’anno, comparati con lo stesso periodo dell’anno prima.
L’indice giapponese dei prezzi core al consumo è sceso per il terzo mese di seguito, e la spesa familiare è scesa ad Ottobre, mantenendo i policymaker sotto pressione per muovere altri passi per far ripartire la crescita. Gli analisti vedono il declino come dovuto prevalentemente all’effetto del calo dei costi dell’energia, che la Bank of Japan esaminerà, quando deciderà se sarà necessario aumentare l’allentamento monetario per raggiungere il target dell’inflazione.
L’indice giapponese dei prezzi core al consumo (CPI), che esclude cibo fresco ma include i prezzi dei carburanti, è sceso dello 0,1% fino ad Ottobre quest’anno, come hanno mostrato i dati governativi venerdì, sostenendo le previsioni medie del mercato.
Altri Indici in Rialzo
L’indice Stoxx Europe 600, il DAX tedesco, il CAC francese e il FTSE di Londra hanno chiuso in territorio positivo durante la notte, forti delle aspettative di vedere ulteriori stimoli dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Giovedì i mercati statunitensi sono rimasti chiusi per le festività del giorno del ringraziamento.
I prezzi di oro e platino hanno continuato a scendere, con gli investitori che hanno ritirato 1 miliardo di Dollari in fondi dai metalli preziosi durante la settimana fino al 25 Novembre, il flusso più massiccio in 17 settimane, secondo il rapporto settimanale sui flussi dalla Bank of America Merrill Lynch.
L’oro viene attualmente scambiato a 1.072$ l’oncia, vicino al livello più basso toccato da Febbraio 2010; il platino ha chiuso ad un minimo su sette anni a quota 852$ l’oncia.