Lunedì il Dollaro è rimasto ad un massimo su 7 mesi, dopo che i dati Non-Farm Payroll di venerdì hanno mostrato la creazione di 271.000 posti di lavoro ad Ottobre, l’aumento maggiore da Dicembre 2014. La disoccupazione negli Stati Uniti è scesa ora al 5%, percentuale più bassa toccata da Aprile 2008. I NFP sono andati ben oltre le aspettative, e hanno reso analisti e traders pronti per l’aumento dei tassi di cui la Federal Reserve parla da mesi, e che ora sembra sempre più probabile vedere a Dicembre.
Cosa Succede in Europa?
La positiva performance degli States, tuttavia, probabilmente non verrà eguagliata da quella dei rapporti europei previsti per questo venerdì. I funzionari della BCE aspettano i dati sulla crescita dell’Eurozona alla fine di questa settimana, e gli analisti si aspettano di vedere una crescita dello 0,4% nel terzo trimestre del 2015, in linea con quella dei trimestri precedenti. Crescita che però non riesce a salire in modo da segnalare una ripresa della regione, lasciando quindi al Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi la difficile decisione di implementare o meno ulteriore Quantitative Easing nella regione. La mancanza di un aumento dell’inflazione, insieme ad un rallentamento delle economie dei mercati emergenti di tutto il mondo non ha aiutato l’Euro. L’inflazione europea rimane vicina all’1%, mentre la BCE sta lottando per mantenerla appena al di sotto del 2%.
Dati Cinesi Deludono
Durante la sessione asiatica di trading di lunedì i traders hanno iniziato a digerire i report asiatici del fine settimana, risultati ampiamente deludenti anche se non hanno sorpreso. In Cina, ad Ottobre le esportazioni sono scese del 6,9% rispetto a un anno fa, scendendo per il quarto mese di seguito, mentre le esportazioni sono scese del 18,8%. Il risultato è uno sconcertante surplus commerciale di 61,64 miliardi di Dollari. Il Paese ha già tagliato i tassi d’interesse più volte e ridotto il valore del tasso di cambio, nel vano tentativo di stimolare l’economia. Nonostante gli sforzi, il rallentamento economico cinese sembra continuare. Questa settimana i traders riceveranno martedì il report sui prezzi al consumo e alla produzione, e mercoledì quello sulla produzione industriale. Sempre per mercoledì è previsto il rilascio di altri indicatori mensili dalla Cina, report che probabilmente ci faranno chiedere se la Cina riuscirà a raggiungere il proprio target annuale di crescita del 7%.