I prezzi del petrolio greggio hanno sorpreso gli analisti salendo martedì, sulle preoccupazioni delle continue tensioni globali.
L’oro nero ha toccato un massimo su due settimane, con i futures del Brent che sono saliti del 2,9% attestandosi a 46,12$ a barile, e il crude statunitense ha guadagnato il 2,7% attestandosi a 42,87$ a seguito della notizia dell’abbattimento di un aereo militare russo da parte della Turchia nei pressi dei confini siriani.
I titoli statunitensi sono saliti leggermente grazie all’aumento delle azioni energetiche con i prezzi del greggio, e il settore energetico dell’indice di S&P è salito del 2,2%.
I titoli del settore turistico sono scesi, tuttavia, dopo che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, nella tarda giornata di lunedì ha messo in guardia i cittadini americani dal viaggiare all’estero, a causa dei possibili rischi imposti dall’aumento delle minacce terroristiche.
Era dagli anni '50 che non si vedeva un incidente del genere, in cui le forze armate di un membro della NATO abbattono un aereo militare russo (allora sovietico). La Russia deve ancora rispondere, ma molti investitori temono un’ulteriore escalation tra Russia e Turchia.
La Russia è uno dei maggiori produttori di greggio, e secondo gli analisti l’attuale incontro con la Turchia contribuisce significativamente
Inoltre, il secondo maggior produttore di petrolio, l’Arabia Saudita, ha lasciato intendere di essere finalmente pronto a tagliare la produzione di greggio durante il meeting dell’OPEC della prossima settimana.
Nonostante i profitti di martedì, i prezzi del greggio sono ancora vicini ai minimi su sei anni e mezzo, anche se la domanda continua a salire.
Sale il Dow Jones
Il Dow Jones industrial average è salito di 19,51 punti, o dello 0,11% attestandosi a 17.812,19 punti, lo S&P 500 ha guadagnato 2,55 punti (+0,12%) salendo a 2.089,14 punti, mentre il Nasdaq Composite è salito di 0,33 punti, o dello 0,01%, a quota 5.102,81 punti.
L’indice MSCI dei mercati azionari globali ha perso lo 0,1%, ben lontano dai minimi giornalieri, mentre un ampio indicatore dei titoli europei ha perso l’1,3%.