Durante la mattinata di mercoledì le borse asiatiche sono incorse in un rally, a seguito di quello di Wall Street, e grazie a prezzi del petrolio più stabili. Questo è stato il quinto giorno consecutivo di profitti per i titoli tecnologici ed energetici asiatici. I titoli giapponesi hanno aiutato i mercati a muoversi con le tre IPO più importanti: il gruppo postale e le divisioni bancarie e assicurative del Japan Post.
Secondo Brian Jacobsen, capo stratega del portafoglio di Wells Fargo Advantage Funds: "In parte è dovuto alle notizie di una possibile interruzione dei rifornimenti a Brasile e Libia, facendo salire i prezzi del petrolio della Brent, e in generale c’è un’alta correlazione fra i movimenti del Brent e le azioni energetiche. Vedo uno scenario positivo per investire nell’energia: valutazioni economiche, basse aspettative, e penso che i prezzi del petrolio potrebbero muoversi al rialzo da qui, e il tutto risulta un’ottima formula per il successo”
Indici in Rialzo
L’indice MSCI Asia-Pacific che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha guadagnato l’1,7%.
L’indice chiave cinese, lo Shanghai Composite, è salito dello 0,4%, mentre l’indice blue-chip CSI300 ha registrato un +0,5%. Lo Hang Seng di Hong Kong è salito di quasi l’1%.
L’indice di riferimento australiano S&P ASX 200 ha continuato a salire, con la Commonwealth Bank of Australia e la National Australia Bank che hanno guadagnato più dell’1% ognuna, mentre Westpac ha registrato un +0,9%.
Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,5%, lo S&P 500 dello 0,3%, mentre il Nasdaq Composite, tradato prevalentemente da società tecnologiche, ha guadagnato lo 0,4%. Il Nasdaq 100 ha chiuso in rialzo dello 0,3% a quota 4.719,05, oltrepassando il record precedente stabilito a Marzo del 2000.