La Banca Centrale Europea ha sorpreso e deluso i mercati oggi, visto che il presidente Mario Draghi ha annunciato l’estensione del programma di QE ed un taglio al tasso sui depositi dello 0.10%. Nessuna delle misure è stata profonda come molti analisti pensavano, sulla base dei commenti del Presidente di poche settimane fa, quando aveva dichiarato che la BCE avrebbe “fatto ciò che serve” per inflazionare l’Eurozona. L’Euro è immediatamente salito di conseguenza, di circa il 2% contro Dollaro americano e Yen giapponese, ed un po’ meno contro la Sterlina inglese. Poco prima l’annuncio della BCE, l’Euro scambiava ad un minimo su 7 mesi contro il Dollaro.
Anche se Mario Draghi ha di fatto annunciato un’estensione del programma di Alleggerimento quantitativo della BCE fino a marzo 2017, ed anche un ampiamento della lista dei titoli acquistati dalla BCE che includeranno quelli regionali e locali, non si è minimamente avvicinato a quelle che erano le aspettative di mercato. La volatilità è stata aggravata dal fatto che molti partecipanti al mercato avevano preso delle posizioni short, incitati dagli analisti di mercato di Goldman Sachs ad esempio, che avevano pronosticato un movimento d’impatto simile, ma nell’altra direzione, ed anche molte banche si aspettavano un taglio del tasso di 20 punti base invece dei 10 attuali. Questo ha portato ad un classico short sqeeze (ovvero un forte e spiccato rialzo del prezzo del cambio che conduce ad una veloce copertura delle posizioni scoperte) nel mercato Forex che si è giocato in fretta all’apertura della sessione di New York, causando un drammatico rialzo dell’Euro, che ha raggiunto un prezzo molto alto vicino a 1.09. I titoli azionari sono stati colpiti a livello globale, ma specialmente in Europa.
Un’interessante nota è stata offerta dal Financial Times, che 5 minuti prima dell’annuncio della BCE, ha sostenuto d’avere avuto una soffiata interna per cui non ci sarebbe stato nessun taglio al tasso sui depositi. Questa fuga d’informazioni (poi verificatasi errata) aveva già indotto il rialzo dell’Euro, prima che l’annuncio fosse promulgato, per poi far crollare la coppia ad un prezzo ancora più basso di quando si ha avuto l’annuncio reale, prima di salire nettamente di nuovo e superare il massimo precedente.
Alle 14:30 GMT di oggi, l’intervallo giornaliero della coppia EUR/USD era di 372 pips, il più ampio intervallo registrato in questa coppia dal 24 agosto 2015. Quel giorno, il massimo annuale di 1.1700 è stato effettuato attraverso il selvaggio sentiment rialzista dell’Euro: potrebbe essere che oggi abbiamo fatto un nuovo minimo su sette mesi a 1.0514 che terrà per un altro anno prevedendo un maggiore cambiamento nel trend? Questo sembrerebbe uno scenario improbabile, e con i dati importanti in uscita venerdì prima dell’anticipato primo aumento dei tassi in circa 10 anni, non si può proprio fare delle previsioni sui prezzi di chiusura per questa settimana.