Durante il primo giorno dell’ultima settimana di trading del 2015, le borse asiatiche sono risultate miste. I titoli giapponesi sono riusciti a salire a seguito del rimbalzo dei prezzi del petrolio greggio da minimi pluriennali.
L’indice MSCI Asia-Pacific, che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone, ha perso parte dei precedenti guadagni scendendo dello 0,4%. L’indice si appresta a chiudere il 2015 a -11%.
Lunedì i titoli di Shanghai hanno perso l’1,3%, con le azioni bancarie in testa, a seguito dei deboli dati sulla produzione industriale cinese. Lo Hang Seng di Hong Kong ha chiuso a -1,0% mentre il Kospi sudcoreano ha perso l’1,1% e il giapponese Nikkei .N225 è salito dello 0,7%, con dati deboli su produzione interna e vendite al dettaglio che hanno compensato il rimbalzo dei prezzi del greggio.
Con la maggior parte dei mercati globali chiusi venerdì per le festività natalizie, gli investitori nei mercati degli asset si sono ritrovati senza alcune delle solite guide. I mercati britannici e australiani sono rimasti chiusi e saranno chiusi anche oggi, mentre quelli tedeschi e francesi riapriranno.
Calo Futures Crude Oil
I futures statunitensi per le consegne di febbraio hanno perso 27 centesimi (-0,71%) scendendo a 37,83$ a barile durante la sessione asiatica, raggiungendo quasi la parità con i futures del Brent, scambiato internazionalmente, che hanno perso 13 centesimi (-0,34%) scendendo a 37,76$ a barile. La scorsa settimana i futures statunitensi hanno registrato la peggior perdita settimanale dai primi di ottobre, arrivando al 9,7% per la settimana di trading natalizia.
Tai Hui, a capo della strategia per il mercato asiatico per la J.P. Morgan Asset Management, ha dichiarato che l’enorme eccesso di scorte non terminerà a breve, aggiungendo che: “Se si guarda alle dinamiche della domanda e dell’offerta, queste suggeriscono che i prezzi del greggio non dovrebbero essere a 30$, dovrebbero essere leggermente più alti. La realtà, tuttavia, è che l’OPEC sembra ancora molto impegnata a fare il proprio gioco, eliminando i suoi concorrenti”.
Tra le valute, il Dollaro è arrivato a comprare 120,46 Yen, aggirandosi, venerdì, vicino ad un minimo su due mesi. Il Dollaro ha perso slancio, con gli investitori che stanno mettendo al sicuro i loro profitti dopo che la Federal Reserve questo mese ha aumentato i tassi d’interesse per la prima volta in nove anni.