La Reserve Bank of New Zealand ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento ed il tasso ufficiale di sconto, portandolo al 2,5%, e lasciando intendere che gli oneri relativi ai prestiti potrebbero scendere ulteriormente. Allo stesso tempo, la banca centrale ha messo in guardia le famiglie sul fatto che l'aumento della spesa dovuto ad un aumento dei prezzi degli immobili, potrebbe far salire i rezzi dei mutui. Il tasso d’interesse chiave influenza fortemente i tassi d’interesse sui depositi e sui mutui.
L’NZD è salito nonostante il taglio del tasso, perché la RBNZ ha dichiarato di aver raggiunto i target per l’inflazione senza problemi, dunque si ritiene che non seguiranno altri cali.
La crescita economica in Nuova Zelanda è rallentata nel 2015, mentre l’immigrazione record ha favorito l’aumento della disoccupazione, vista la minor creazione di posti di lavoro.
Secondo il Governatore della Reserve Bank Graeme Wheeler, l’economia nel 2016 si dovrebbe riprendere, ma il recente aumento del Dollaro neozelandese non ha aiutato a sostenere la crescita. Con l’inflazione al di sotto del target delll’1-3% che la Reserve Bank vorrebbe raggiungere, il taglio del tasso d’interesse è un tentativo di far scendere il Dollaro neozelandese e stimolare la spesa attraverso costi di prestito più bassi.
Al contempo, il Dollaro australiano è sceso dopo un inaspettato aumento dei posti di lavoro, che ha sorpreso gli investitori. Il Dollaro australiano ha raggiunto un picco di 0,7333$, in ribasso rispetto al minimo su due settimane della sessione precedente di 0,7169$. Ha chiuso a 0,7291$, in aumento dello 0,9%.
Euro Scende
L’Euro è sceso di circa lo 0,1% arrivando a 1,1009$ nel cambio col biglietto verde, rimanendo comunque al di sopra del livello 1,10$, aiutato dalla raccomandazione di un banchiere centrale per cui i mercati hanno dipeso troppo dalla quantità di stimoli della Banca Centrale Europea.
Mercoledì la moneta unica ha toccato un picco su un mese di 1,1044$, estendendo il rally di copertura delle posizioni short del 2,8% della scorsa settimana dopo che la BCE ha deluso le aspettative non implementando l’allentamento aggressivo che gli investitori avevano previsto.