Martedì i titoli asiatici sono saliti, spostandosi dai loro massimi di sessione, fra le preoccupazioni per la volatilità dei prezzi del petrolio greggio e in vista dell’ampiamente previsto aumento dei tassi d’interesse statunitensi di questa settimana.
Durante la prima parte della giornata di trading ci si aspettava un rimbalzo dei titoli europei dalla svendita della sessione precedente, dove i prezzi hanno toccato minimi su due mesi e mezzo. Gli spreadbetter finanziari si aspettano che il FTSE 100 britannico apra in rialzo dell’1,2%, il Dax tedesco dell’1,5% e il CAC 40 francese dell’1,5%.
Lo Yuan cinese ha perso ancora terreno contro l’USD dopo che la Banca Popolare Cinese ha fissato il punto medio della valuta al suo livello più basso in più di quattro anni per la seconda giornata di seguito.
L’indice MSCI Asia-Pacific che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha guadagnato lo 0,2% il pomeriggio, mentre il giapponese Nikkei ha perso l’1,7%, scendendo ad un minimo su 7 settimane e mezzo. Un previsto aumento dei tassi statunitensi, nel meeting politico di questa settimana della Fed, si è aggiunta alle preoccupazioni degli investitori.
Petrolio Greggio Scende
Il petrolio greggio statunitense è sceso dello 0,3% cancellando i profitti precedenti e attestandosi a 36,22$, dopo essere sceso a 34,53$ lunedì, prima di rimbalzare e salire di quasi il 2%. Il Brent ha perso circa lo 0,5% arrivando a 37,75$ dopo essere sceso ad un minimo di 36,33$ a barile lunedì, il livello più basso toccato da Dicembre 2008. Scendere al di sotto di 36,20$ porterebbe i prezzi del greggio a livelli che non si vedono dal 2004.
Wall Street e gli indici principali hanno cancellato le perdite precedenti, riportandosi in linea con prezzi del crude oil più alti. I contratti futures e-mini S&P500 avevano guadagnato lo 0,1% durante la sessione asiatica.