I titoli asiatici hanno perso gran parte dei guadagni della sessione mattutina avvicinandosi a una chiusura quasi piatta durante la notte, in previsione dei rapporti economici di questa settimana.
I dati Non-Farm Payroll statunitensi della scorsa settimana hanno registrato la creazione di 211.000 posti di lavoro a novembre, dati migliori delle aspettative che hanno fatto subire un’impennata a Wall Street, venerdì. Ora, un aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed è più che garantito entro le prossime settimane.
La maggior parte degli analisti prevede che l’aumento sarà lieve, nonostante i solidi dati di novembre sull’occupazione.
Secondo Shane Oliver, a capo della strategia d’investimento e capo economista per ATM Capital “Quando arriverà l’aumento, sarà un segno della ripresa dell’economia americana dalla crisi finanziaria globale; è probabile che l’incremento successivo arriverà gradualmente e sarà legato ai progressi nel portare l’inflazione verso il target della Fed”.
Greggio Ancora ai Minimi
Nel frattempo i prezzi del greggio continuano a trovarsi ai loro livelli più bassi dal 2009, a seguito della decisone dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) di mantenere la produzione elevata nonostante la diminuzione della domanda.
I futures del crude oil statunitense sono scesi nuovamente al di sotto dei 40 Dollari a barile. Quelli del West Texas Intermediate (WTI) hanno perso l’1,15%, o 0,46$, scendendo a quota 39,51$, mentre il Brent ha perso lo 0,47% (0,20$), ed è scambiato a 42,80$ a barile. Durante il meeting di venerdì l’Opec ha lasciato invariati i livelli di produzione per il terzo anno di seguito, nonostante l’eccesso di scorte a livello mondiale.
Il Nikkei 225 è salito di 194 punti guadagnando l’1% e attestandosi a 19.698 punti, mentre il Topix ha chiuso con un rialzo dello 0,71% (11 punti), salendo a 1.585 punti.