Le borse asiatiche hanno rimbalzato durante la sessione pomeridiana di trading dopo aver reagito al rilascio di dati chiave dalla Cina, che si sono rivelati per la maggior parte in linea con le aspettative.
Le borse cinesi sono rimbalzate verso la fine della giornata, con lo Shanghai Composite in rialzo del 3% e lo Shenzhen Composit che guadagnava il 2,89%, dopo un’apertura cauta. I dati sul Prodotto Interno Lordo cinese si sono rivelati per la maggior parte in linea con le aspettative, con una crescita della seconda economia mondiale pari al 6,8% nel quarto trimestre del 2015, perdendo lo 0,1% rispetto alla crescita del terzo trimestre (6,9%). La crescita annuale è arrivata al 6,9%, in ribasso rispetto al 7,4% del 2014, e il ritmo dell’espansione economica è stato il più lento dal 1990.
Mentre la crescita manifatturiera è rallentata al 6,0% nel 2015 contro il 7,4% del 2014, il settore dei servizi invece ha visto un’espansione dell’8,3% lo scorso anno, contro il 7,8% del 2014.
Anche le venite al dettaglio hanno mancato di poco le previsioni per dicembre, salendo dell’11,1% su base annuale contro le previsioni di una crescita dell’11,3%, e leggermente più deboli dell’aumento all’11,2% di novembre.
Dati Accettabili
Secondo Jahangir Aziz, a capo della ricerca economica sull’Asia emergente per la JPMorgan: "Sono numeri buoni. Negli ultimi tre anni sapevamo che le autorità cinesi stavano rallentando l’economia. E l’economia rallenterà”.
Prima dell’apertura del mercato, la Banca Popolare Cinese (PBOC) ha portato il tasso di midpoint dello Yuan a 6,5596, mantenendolo stabile dopo il precedente 6,5590.
In Giappone, il Nikkei 225 ha oscillato fra profitti e perdite durante la sessione prima di chiudere in rialzo di 92,80 punti, o dello 0,55%, a quota 17.048,37 punti. Alla chiusura di ieri, l’indice era in perdita di circa il 18,74% dal suo picco su 52 settimane a 20.868,03 punti, toccato a giugno 2015.
Lo Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,78%.