La Federal Reserve ha concluso il meeting di mercoledì della FOMC lasciando invariati i tassi d’interesse, ma lasciando intendere che un aumento a marzo potrebbe essere imminente. Dopo settimane di forti oscillazioni dei mercati, la decisione ha lasciato negli investitori ansia ed incertezza sul da farsi.
Le continue paure per il rallentamento economico cinese e il calo dei prezzi del petrolio greggio hanno lasciato le borse mondiali ad annaspare dall’inizio dell’anno. Ad oggi, il Dow industrial ha perso l’8,5% dall’inizio del 2016. Lo Stoxx Europe 600 ha perso il 7%, mentre lo Shanghai Composite Index il 23%.
Nella sua dichiarazione politica la Fed ha detto di star monitorando da vicino gli sviluppi delle economie globali e dei mercati, ma ha evitato ulteriori movimenti per far scendere l’inflazione e limitare l’attività economica.
Secondo Gene Tannuzzo, senior manager del portafoglio a reddito fisso per la Columbia Threadneedle Investments: “In pratica, la Fed ha dichiarato di star prestando attenzione ai mercati e agli sviluppi globali, ma rimanendo Fedele al suo piano di aumenti dei tassi d’interesse… Il mercato azionario si aspettava di più dalla Fed”.
Nessun Aumento dalla RBNZ
Come ci si aspettava, giovedì la RBNZ ha mantenuto il proprio tasso d’interesse ufficiale al 2,5%. Lo scorso anno i tassi sono stati tagliati quattro volte, e la RBNZ ha lasciato aperte le porte ad ulteriori tagli, paventando la possibilità della necessità di maggior allentamento, visto che il calo dei prezzi del greggio e l’indebolimento della crescita mondiale ha fatto scendere l’inflazione.
Il Dollaro australiano ha toccato un picco su tre settimane giovedì, forte di dati sull’inflazione migliori delle previsioni, ma la decisione della Federal Reserve americana sulla politica monetaria ha impedito ulteriori profitti. La valuta ha toccato un massimo di 70,82¢ di Dollaro statunitesne durante la prima parte della giornata di giovedì (ora locale), picco massimo dal 7 gennaio, per poi perdere quasi 5¢ dopo che la Fed ha annunciato di mantenere stabili i tassi d’interesse.
Il Dollaro australiano è salito anche contro quello neozelandese, toccando un massimo su sei settimane dopo la decisione della Reserve Bank of New Zealand di mantenere stabile il proprio OCR per il momento.