Martedì è proseguito il rally dei principali mercati asiatici, ma gli analisti sono ancora incerti che sia la fine della volatilità che sta scuotendo i mercati dall’inizio del 2016.
Secondo Thomas Poullaouec, amministratore delegato e a capo della strategia di ricerca per l’Asia e il Pacifico alla State Street Global Advisors "Noi non pensiamo sia la fine… nonostante la relativa calma vista lunedì e martedì nei mercati, la prospettiva della volatilità permane”. Poullaouec ha aggiunto poi che i mercati dovrebbero stabilizzarsi una volta trovata stabilità nei prezzi del petrolio greggio, nelle condizioni finanziarie globali e nell’economia cinese.
“Queste tre condizioni ancora non si sono verificate, dunque la crisi è ancora in atto”, ha dichiarato.
I mercati cinesi, durante la loro seconda giornata di trading dopo essere rientrati dalla settimana di festività per il nuovo anno lunare, hanno guidato i mercati asiatici, con lo Shanghai Composite che ha chiuso al rialzo di 91,21 punti (+3,32%) a quota 2.837,40 punti. Lo Shenzhen Composite è salito invece di 71,69 punti (+4,09%), chiudendo a 1.821,70 punti.
Il giapponese Nikkei 225, dopo esser salito del 7% ieri, ha cancellato le perdite della prima parte della mattinata per chiudere con un guadagno di 31,85 punti, o dello 0,2%, a 16.054,43 punti.
Dall’altra parte dello Stretto di Corea il Kospi ha chiuso guadagnando 26,10 punti, o l’1,40%, arrivando a 1.888,30 punti.
BOJ: Tassi d’Interesse Negativi in Vigore
Martedì sono entrati in vigore i tassi d’interesse negativi della Bank of Japan, in una mossa giudicata fallimentare dai mercati finanziari sin dal principio, e che sottolinea l’incapacità di Tokio di stimolare la crescita quando i mercati globali arrancano.
La banca centrale, che lo scorso 29 gennaio aveva annunciato la sua decisione, applicherà una tassa dello 0,1% alle banche che tengono depositate somme addizionali, mentre le banche vengono incoraggiate a concedere prestiti e favorire la spesa e l’investimento da parte di imprese e risparmiatori.
L’annuncio ha rapidamente guidato lo Yen al ribasso e fatto salire i prezzi delle azioni giapponesi, ma i mercati si sono invertiti subito dopo.