Il Dollaro ha subìto il peggior calo in sette anni contro le valute più importanti, con i dati che indicano che un rallentamento nel settore dei servizi ha fatto crescere le preoccupazioni per la forza dell’economia statunitense. Le borse americane sono incorse in un rally nel pomeriggio, cancellando le perdite precedenti, mentre il petrolio greggio ha rimbalzato.
L’Indice del Dollaro ha perso quasi l’1,9% scendendo ad un minimo su sette settimane, facendo scendere il prezzo delle materie prime, stimato in Dollari, per chi detiene altre valute, fra il crescente scetticismo che la Federal Reserve sarà davvero in grado di aumentare nuovamente i tassi d’interesse quest’anno, dopo che i dati hanno mostrato che il settore dei servizi statunitense è rallentato al tasso più debole in due anni.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso più di 180 punti, recuperando parte delle perdite di martedì con Exxon Mobil Corp. che ha guidato un rally fra i produttori di energia.
Petrolio Greggio Sale
I prezzi del petrolio greggio sono saliti dell’8% mercoledì, arrivando a 31$ a barile a New York, riprendendosi e rimbalzando da due giorni in cui ha visto il suo peggior calo in sette anni, con gli investitori che hanno approfittato della debolezza del Dollaro e ignorato i dati, mostrando una sorprendente impennata nelle scorte statunitensi di greggio.
I traders di valute si stanno avvicinando al mercato dei bond, dove mercoledì, quelli con rendimenti decennali sono scesi al loro livello più basso in un anno, mentre i futures stanno mandando il segnale più forte che i traders si aspettano che la Fed si attenga al proprio piano, quest’anno.
Le preoccupazioni per il calo della domanda globale e la risposta dei policy makers ad una crescita mondiale in rallentamento, hanno scosso il mercato valutario, del valore di 5,3 mila miliardi di Dollari al giorno. Il pullback del Dollaro questa settimana ha invertito il calo dello Yen contro il biglietto verde venerdì, quando la Bank of Japan ha introdotto i tassi d’interesse negativi per rafforzare l’inflazione, che rimane ferma vicina allo zero.