Martedì, i positivi dati dal manifatturiero statunitense e un rialzo dei prezzi del petrolio greggio, hanno spinto un importante indicatore delle borse mondiali a toccare quasi un picco su due mesi.
I titoli bancari negli Stati Uniti sono saliti di oltre il 3% dopo che la solidità dei dati ha riacceso le speranze di vedere un ulteriore aumento dei tassi d’interesse quest’anno da parte della Federal Reserve. La spesa per le costruzioni negli USA è salita al livello più alto da ottobre 2007, e il settore manifatturiero ha superato le aspettative degli analisti su tutta la linea.
Borse Asiatiche
Le borse asiatiche hanno registrato un rally ad un picco su due mesi mercoledì, con i profitti generati dal petrolio greggio durante la notte e i dati positivi da Australia e USA che hanno sedato le paure per il rallentamento economico globale.
I mercati azionari della regione, guidati da Giappone e Hong Kong, hanno avuto una giornata nera dopo la notizia del taglio della riserva obbligatoria per le banche e delle riforme strutturali volte a migliorare il sentimento pubblico.
Il Nikkei era in rialzo del 4% e lo HangSeng di Hong Kong è salito del 2,6%, mentre l’indice MSCI Asia-Pacific, che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha guadagnato il 2% salendo al livello più alto dal 7 gennaio.
Il Dow Jones industrial Average è salito di 348,58 punti, o del 2,11%, salendo a 16.865,08 punti, lo S&P 500 ne ha guadagnati 46,12 (+2,39%) salendo a 1.978,35 punti e il Nasdaq Composite ha registrato un aumento di 131,65 punti (+2,89%) salendo a 4.689,60 punti.
Secondo Geoff Lewis, stratega senior per la Manulife Asset Management con sede ad Hong Kong: "Mentre rimaniamo cauti sulle previsioni, non teniamo conto del fatto che l’economia globale sta per entrare in recessione. I mercati hanno già messo in conto molte delle cattive notizie, offrendo agli investitori aree di opportunità”.