I prezzi del petrolio greggio sono saliti oltre i 36$ durante la notte, dopo la notizia che il numero di impianti di trivellazione statunitensi è sceso al livello più basso in sei anni. Il crude oil è salito ad un picco su due mesi a New York, dopo aver guadagnato circa il 10% a settimana per le ultime due settimane, mentre i prezzi del minerale di ferro sono rimbalzati in Cina.
La maggior parte delle borse asiatiche e delle valute dei paesi asiatici emergenti sono salite, con l’indice MSCI Asia-Pacific, che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone, che è salito ad un massimo su due mesi. Il Ringgit malesiano e la Rupia indonesiana sono saliti al loro livello più alto dallo scorso agosto. La valuta australiana e il rame sono scesi, poiché l’indicatore tecnico ha segnalato che gli ultimi rally sono stati eccessivi. I futures degli indici di borsa europei e statunitensi sono scesi.
Le borse cinesi sono salite, con lo Shanghai Composite che è salito dello 0,8%, guidato dai profitti dei titoli dei produttori di materiali di base. Il minore Shenzhen Composite Index è salito del 2,3%.
Lo Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,2%, il Kospi sudcoreano ha guadagnato lo 0,3% e l’australiano S&P/ASX 200 è salitol’1,1%. Il giapponese Nikkei Stock Averageha perso lo 0,5%.
Bank Of Japan
Domenica il Governatore della Bank of Japan Haruhiko Kuroda, ha parlato allo Yomiuri International Economic Society di Tokyo, ribadendo quali siano i motivi per l’introduzione del tasso d’interesse negativo del -0,1% per i conti correnti che le istituzioni finanziarie detengono alla banca, affermando che la mossa avrà impatto su istituzioni finanziarie, mercati finanziari e, a livello più ampio, sulle vite delle persone in generale.
Nel frattempo, i risultati dei sondaggi preliminari hanno mostrato che l’indice principale giapponese è sceso per il terzo mese consecutivo a gennaio, arrivando al livello più basso in quattro mesi.