Le previsioni per un altro aumento dei tassi d’interesse rimangono poco chiare, a seguito del discorso del presidente della Federal Reserve Janet Yellen all’Economic Club di New York martedì, la sua prima conferenza stampa dopo che la Fed ha mantenuto stabili i tassi due settimane fa.
Il Dollaro statunitense è sceso drasticamente e i titoli di Wall Street sono saliti dopo che i commenti della Yellen sono sembrati contraddittori rispetto ai commenti più duri da parte di altri colleghi Fed. Il presidente Fed ha dipinto un cauto quadro dell’economia americana, riconoscendo però che il quadro misto per il 2016 finora ha contenuto segnali incoraggianti, incluso il continuo rafforzamento del mercato del lavoro. Ha anche fatto riferimento a rischi esterni come le condizioni del rallentamento dell’economia globale, il livello del Dollaro e le reazioni del mercato alla politica monetaria cinese.
La Yellen ha dichiarato che la Fed dispone dei canali adeguati per dare supporto alla crescita, grazie alla massimizzazione dell’occupazione e alla stabilizzazione dell’inflazione, ammonendo però circa l'estensione a cui la banca centrale può continuare ad essere efficace. La Yellen si è trattenuta dal discutere dei tassi d’interesse negativi, tema caldo guidato dalla decisione delle controparti in Europa e Giappone di portare i loro tassi al di sotto dello zero.
Mercati Contenti
I mercati hanno accolto favorevolmente le valutazioni caute della Yellen sull’economia, e hanno interpretato il suo messaggio come indicazione di continuo supporto da parte della Fed. In reazione, borse e i prezzi dei bond societari sono saliti mentre i rendimenti dei bond governativi sono scesi, con i trader che hanno rivisto al ribasso le loro aspettative per il percorso futuro della politica dei tassi d’interesse. Il Dollaro è sceso bruscamente contro un paniere di valute, e le materie prime che vengono prezzate in Dollari hanno recuperato le perdite.
Durante il pomeriggio, a Wall Street i titoli tecnologici hano guidato i profitti degli indici più importanti, mentre le azioni energetiche, che sono state il peso maggiore sullo S&P 500, sono scese dello 0,8%.