A Doha i dialoghi sulla crisi si sono protratti fino a sera, con i produttori di petrolio greggio membri e non dell’OPEC che non sono riusciti a raggiungere un accordo per far risalire i prezzi del greggio, in caduta libera dall’anno scorso.
Alla conferenza stampa finale nella capitale del Qatar, domenica sera, il Ministro del Qatar per l’Energia e l’Industria Mohammed bin Saleh al-Sada, ha dichiarato che i paesi che partecipano ai dialoghi necessitano di maggior tempo per consultarsi prima di raggiungere qualsiasi accordo. Il prossimo meeting è fissato per giugno.
I 18 paesi che si sono riuniti a Doha, incluse Russia e Arabia Saudita, hanno rappresentato circa i tre quarti della produzione mondiale di petrolio.
Domenica mattina i firmatari erano sul punto di chiudere un accordo per bloccare la produzione ai livelli di gennaio 2016. All’ultimo momento, però, l’Arabia Saudita ha chiesto che anche la sua regione rivale, l’Iran, congelasse la produzione. L’Iran, che non ha nemmeno inviato un delegato al meeting, ha rifiutato di tagliare la propria produzione dopo aver sofferto anni per le sanzioni Europee ed americane sul nucleare.
Materie prime, Valute Scendono
I mercati hanno reagito immediatamente lunedì al fallimento del giorno prima. Le materie prime legate alle valute sono scese, mentre il bene rifugio Yen è salito. Il Dollaro canadese e la sua controparte australiana hanno perso entrambi più dell’1%, scendendo rispettivamente ad un minimo di 1,2986$C e 0,7594$ per Dollaro statunitense lunedì mattina presto. Il Loonie si attestava a 1,2953$C, ancora in perdita di circa l’1% per la giornata, mentre il Dollaro australiano ha perso lo 0,7% scendendo a 0,7670$.
L’Euro ad un certo punto ha toccato un minimo di 121,71 Yen, livello più basso dal 4 aprile, comunque perdendo lo 0,8% per andare a quota 121,82 Yen mentre il Dollaro ha toccato un minimo di 107,75, e l’ultima volta era in perdita dello 0,8% a circa 107,96 Yen.
I futures del crude oil statunitense CLc1 hanno perso il 4,8%, mentre i futures della Brent LCOc1 hanno perso circa il 4,4%.