I mercati asiatici hanno continuato a scendere lunedì, ma uno Yen forte ha continuato a pesare sul Giappone, con il Nikkei 225 che ha ripercorso le perdite di oltre l’1,3% per essere scambiato al ribasso dello 0,75%.
L’indice MSCI Asia-Pacific che raccoglie le principali borse asiatiche al di fuori del Giappone ha recuperato le perdite precedenti salendo dello 0,1%.
Il Kospi coreano ha perso lo 0,16%, mentre lo Hang Seng di Hong Kong ha recuperato le perdite per essere scambiato a +0,53%. L’australiano ASX 200 è risultato piatto.
I mercati cinesi sono rimasti positivi, con lo Shanghai composite che ha guadagnato l’1,94% e lo Shenzhen composite a +2,22%. I dati di lunedì hanno mostrato che a marzo l’inflazione cinese dei prezzi al consumo è risultata minore del previsto, mentre i prezzi all’ingrosso sono scesi meno di quanto ci si aspettasse, indice che la pressione deflazionistica nel settore industriale potrebbe essere in calo.
Dollaro/Yen a 107,86
Lo Yen giapponese ha rotto oltre la maniglia 108, con la coppia Dollaro/Yen a 107,86 lunedì pomeriggio, contro la chiusura a 108,03 di venerdì.
Secondo, Boris Schlossberg, a capo della strategia sui mercati valutari per BK Asset Management, il calo della coppia Dollaro/Yen "Potrebbe essere imputabile alla debolezza del Dollaro piuttosto che alla forza dello Yen, dato che la reticenza della Fed nell'inasprire la politica monetaria ha fatto scendere i rendimenti statunitensi, riducendo il gap fra le due valute… Per fa sì che la coppia Dollaro/Yen incontri supporto solido, i rendimenti statunitensi dovrebbero stabilizzarsi ed iniziare a salire nuovamente, e la Bank of Japan (BoJ) potrebbe essere in attesa… che la Fed faccia la propria mossa”.
Venerdì l’indice ha chiuso a 94,23. Wall Street ha chiuso con profitti modesti venerdì, anche se lo S&P 500 ha sofferto la peggior perdita settimanale in due mesi. L’indice del Dollaro, che tiene traccia della forza del Dollaro contro un paniere di valute, alle 13:04 ora di HK/SIN era a 94,08.