Lunedì sono stati rilasciati i verbali del meeting sulla politica monetaria della Reserve Bank Board, e nonostante l’orientamento accomodante, la coppia AUD/USD è sembrata riguadagnare slancio, andando anche a toccare nuovi massimi sul 2016.
La coppia AUD/USD è salita dello 0,27% a 0,7770, scostandosi di poco dal massimo su 10 mesi di 0,7784 toccato dopo il rilascio dei verbali.
Martedì anche altri mercati asiatici hanno seguito l’esempio, con il Won sudcoreano che è salito ad un picco su 5 mesi e il Dollaro neozelandese che è salito dello 0,9% a quota 70,09 centesimi di Dollaro statunitense. L’Euro è salito dello 0,1% dopo essere salito dello 0,3% lunedì, fra le speculazioni che la Banca Centrale Europea si asterrà dall’allentare ulteriormente la politica monetaria al meeting del 21 aprile. Lo Yen si è indebolito dello 0,1% a 108,94 per Dollaro, estendendo il suo calo da un picco su 17 mesi di 107,63 Yen toccato la scorsa settimana.
I verbali appena rilasciati dal meeting di dicembre della RBA hanno indicato che il PIL dell’Australia è cresciuto 0,6% nel trimestre che si è chiuso a dicembre. La crescita della spesa familiare e gli investimenti nelle abitazioni sono stati solidi durante il trimestre, mentre le esportazioni nette sono rimaste pressoché invariate e gli investimenti nelle imprese hanno fatto aumentare la crescita.
Nuove Elezioni
Nonostante questi numeri positivi, il Primo Ministro australiano Malcolm Turnbull ha annunciato martedì che probabilmente il paese andrà alle urne il 2 luglio, dopo che il parlamento ha bloccato la proposta del governo di ripristinare un ente regolatore per l’edilizia. La proposta è stata vista come un attacco alle unioni, e si prevedeva che fallisse ampiamente, ma nonostante questo ha vinto Turnbull, che ha cercato una ragione per indire le elezioni.
Le nuove elezioni danno a Turnbull la possibilità di riaffermare la propria leadership dopo la cacciata dell’ex leader Tony Abbott in un’incursione ad una festa a settembre. Da quel momento, la leadership di Turnbull ha perso terreno nei sondaggi d’opinione.